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Ilaria Salis, "eurovergogna": l'ira della Lega, chi l'ha salvata

di Claudio Brigliadorimartedì 23 settembre 2025
Ilaria Salis, "eurovergogna": l'ira della Lega, chi l'ha salvata

( Ansa)

2' di lettura

"Al Parlamento europeo, nel primo voto in Commissione respinta (13 a 12) la richiesta di revoca dell'immunità a Ilaria Salis. A ottobre il voto decisivo in Aula a Strasburgo. Chi sbaglia, non paga". Il primo commento di Matteo Salvini al verdetto di Bruxelles è un misto di rabbia e delusione.

Secondo fonti parlamentari, a risultare decisivi sarebbero stati, secondo fonti parlamentari, due eurodeputati del Partito Popolare Europeo. I tabulati tuttavia non saranno disponibili in quanto lo scrutinio è avvenuto con voto segreto dopo una richiesta del gruppo dei Socialisti e Democratici.

Proprio con i "franchi tiratori" del Ppe, allineati con la sinistra, se la prende la Lega. "Una eurovergogna targata sinistra e traditori del centrodestra, che usano la giustizia come un manganello. Oggi, altro colpo alla già scarsa credibilità della maggioranza del Parlamento europeo, ridotto a combriccola di gestione degli affari propri - si legge in una nota dell'eurogruppo del Carroccio -. I deputati del Ppe dovranno spiegare ai propri elettori il perché di un voto miseramente politico. Una scelta che invia un segnale sbagliato ai cittadini: la legge non è uguale per tutti".

Secondo la Lega il caso Salis è "un precedente grave, che rischia di incrinare il rapporto di fiducia tra istituzioni e società civile: la decisione di proteggere l’immunità di Ilaria Salis rappresenta una sconfitta del diritto e un pericoloso arretramento dei principi di giustizia che dovrebbero guidare le istituzioni europee. Ma non finisce qui: restiamo fiduciosi che la Plenaria saprà correggere questo errore, riaffermando i principi fondamentali dello Stato di diritto e restituendo dignità al ruolo del Parlamento europeo. Se qualcuno a Bruxelles crede ancora nella giustizia, è ora che esca allo scoperto". Di solito però le decisioni delle Commissioni non vengono mai smentite dalle plenarie. 

 Dal canto suo la Salis esprime "piena fiducia che il Parlamento confermerà questa scelta nella plenaria di ottobre, affermando la centralità dello stato di diritto e delle garanzie democratiche", sottolineando come la Commissione Juri "oggi ha deciso di difendere la mia immunità e l'indipendenza del Parlamento".