Milano, 17 set. (Adnkronos) - Le pulizie di bilancio mandano in rosso il conto economico di Mediobanca, che chiude il 2012-13 con una perdita netta di 180 mln di euro, da un utile di 81 mln nell'esercizio precedente. A pesare sui conti sono le svalutazioni sulle partecipazioni, per 404 mln di euro, diretta conseguenza della scelta, annunciata con il piano industriale, di riclassificare tutte le quote, eccettuate Generali e Burgo, tra le partecipazioni Afs (Available For Sale, disponibili per la vendita), cosa che comporta la valutazione delle quote a prezzi di mercato. In piu', per Mediobanca si profila una svolta storica, si parva licet, cioe' la possibile uscita delle Generali dal patto di sindacato, oggi apertamente caldeggiata dall'amministratore delegato Alberto Nagel. Il manager ha voluto togliere il Leone da eventuali imbarazzi: "La mia raccomandazione" ad Assicurazioni Generali, ha detto, "sarebbe quella di uscire dal patto" di sindacato di Mediobanca. Una decisione, ha chiarito, che comunque spetta alla compagnia triestina e che sarebbe "coerente" con la loro strategia e anche con quella di piazzetta Cuccia di non avere partecipazioni incrociate, che sono "un'eredita' del passato" e non costituiscono "il modo piu' efficiente di allocare il capitale". Tornando ai conti, il quarto trimestre della banca d'affari si e' chiuso con una perdita di 217 mln. La perdita del trimestre, osserva Anna Maria Benassi di Kepler Cheuvreux, e' stata "piu' bassa dei 252 mln che avevamo previsto". Azzurra Guelfi di Citi nota che "i ricavi totali sono stati largamente in linea, ma mostrano un robusto progresso sul fronte del margine di interesse, che e' cresciuto dell'8% trimestre su trimestre". Considerata la perdita a livello consolidato, Mediobanca ha deciso di non distribuire dividendi, in linea con le raccomandazioni della Banca d'Italia, cosa che era largamente attesa dal mercato. Mercato che ha comunque gradito i risultati: il titolo, che aveva gia' scontato prima dell'estate la perdita attesa, in Borsa ha chiuso in rialzo dell'1,89%, con gli altri bancari misti (Unicredit +0,38%, Intesa Sp -0,43%). (segue)