Milano, 24 apr. - (Adnkronos) - "Per ora a noi e loro va bene cosi', poi chissa'". Risponde cosi' Gian Marco Moratti, presidente di Saras, a chi gli chiede, a margine dell'assemblea ordinaria azionisti di stamane a Milano, se siano previsti aumenti della partecipazione azionaria da parte di Rosneft. "Il 20% e' una quota giusta. Certamente Saras e' per loro il miglior punto strategico nel Mediterraneo". Moratti definisce la joint-venture "il punto focale, il motivo principale" dell'accordo tra Rosneft e Saras. Per quanto riguarda i tempi, il presidente precisa che si tratta di "quelli che ci vogliono. Il momento e' molto difficile. Appunto per questo dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo, entrare nel settore del trading, che e' molto difficile fare dall'Italia". Moratti considera "di grandissima importanza l'assicurazione" che viene dalla partecipazione in Saras, "in quanto compagnia occidentale", di un colosso del petrolio. "Igor Sechin (presidente Rosneft; Ndr) - sottolinea il presidente - si e' dimostrato molto gentile, malleabile e rispettoso nei nostri confronti". Avere nel consiglio di amministrazione "il personaggio piu' importante del petrolio mondiale" e' per Saras "un punto d'arrivo molto importante. Ci fa un enorme piacere il pensiero che sia contento e soddisfatto di entrare nel Cda della piccola Saras". A chi gli chiede se Sechin ricoprira' cariche speciali nel Cda, Moratti risponde di non crederlo e che sara' quindi "un semplice consigliere". La cooptazione avverra' il 14 maggio, in occasione della prossima riunione del consiglio di amministrazione. Entro il 6 maggio Rosneft deve presentare il prospetto in Consob, l'offerta di pubblico acquisto dovrebbe tenersi a fine giugno.