Roma, 1 giu. (Adnkronos) - "Se non ci fossimo noi a prenderli, sarebbero corpi in fondo al mare. Il Mediterraneo sa essere anche cattivo. Chi viene lanciato in mezzo alle acque da gente che non ha scrupoli, viene esposto a rischi enormi, e non di rado perde la vita. La Marina Militare ha sempre fatto questo: salvare chi è in pericolo". Aldo Dolfini, capitano di Vascello, comandante di nave San Giorgio, parla così, all'Adnkronos, delle operazoni di soccorso ai migranti nel canale di Sicilia, nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum. "I numeri dei migranti sono significativi -sottolinea- si tratta di persone che per diverse cause fuggono da realtà di guerra e fame. Molti di loro affrontano il mare per la prima volta pur di avere una speranza. Per alcuni è una speranza di vita, per altri la possibilità di trovare un futuro da qualche parte, usando l'Italia come punto d'arrivo ma non necessariamente come destinazone finale". "La nostra attività in Mare Nostrum -prosegue il comandante di nave San Giorgio- ha due aspetti fondamentali: la salvaguardia della vita in mare, e il soccorso di chi è in difficoltà. E in secondo luogo la lotta senza sosta al traffico immondo di esseri umani. In troppi lucrano sulla disperazione, dobbiamo assicurare alla giustizia scafisti e mercanti di morte". (segue)