Eugenio Scalfari non ha digerito il patto Renzi-Berlusconi siglato ieri al Nazareno. Barbapapà rimprovera a Renzi di aver "resuscitato Berlusconi" grazie ad un'intesa sulle riforme. Per pugnalare Renzi, Scalfari usa un paragone cinematografico: "Silvio come Russel Crowe, un gladiatore". Nel suo sermone domenicale su Repubblica, Barbapapà sintetizza così il vertice del Nazareno: "Per abbreviare il linguaggio politico e mediatico il confronto avviene attorno al modello della legge elettorale spagnola definita Ispanico, scritto con la maiuscola. Mi viene in mente un celebre film il cui protagonista era l'attore Crowe, generale delle legioni e supposto successore di Marc'Aurelio il quale però venne ucciso dal figlio Commodo che diventò imperatore. L'ex generale fu ridotto in schiavitù e chiamato Ispanico; dopo varie vicende affrontò lo stesso Commodo nell'arena del Colosseo. Si uccisero reciprocamente e il film si chiude con l'arrivo di Ispanico nei Campi Elisi dove ritrova sua moglie e i suoi figli. Resta ora da capire per noi che viviamo duemila anni dopo questa romanzesca vicenda, chi sia l'Ispanico di oggi: se Berlusconi o Renzi o Letta. Personalmente propendo per Berlusconi, somiglia all'Ispanico del film sia come capo di legioni sia nella fase della schiavitù (condannato dalla Cassazione e deposto dal Senato) sia nel ritorno ai Campi Elisi. C'è tornato infatti ieri sera nell'incontro con Renzi nell'ufficio che era stato di Bersani, e ci resterà ormai per sempre, quali che siano i risultati dell'incontro". Renzi colpevole - Poi Scalfari punta il dito contro Matteo: "Berlusconi l'Ispanico. Renzi l'ha riportato al centro della politica italiana. Compiendo quell’atto di clemenza che il Cavaliere aveva invano atteso da un "motu proprio" di Napolitano e che il Presidente si è sempre rifiutato di concedere per la semplice ragione che non può ignorare le sentenze definitive della magistratura, rafforzate dalle decisioni altrettanto definitive del Senato della Repubblica. La clemenza "motu proprio" gliel’ha accordata Matteo Renzi. Nessuno lo obbligava, la legge elettorale ha carattere ordinario, non costituzionale, anche se è direttamente legata alla trasformazione del Senato in Camera delle regioni, senza di che resterebbe in piedi la trappola del bicameralismo perfetto che non esiste in nessuna democrazia occidentale, neppure in quella presidenzialistica americana. Allora perché il sindaco di Firenze ha deciso di riportare nei Campi Elisi l’Ispanico Berlusconi, con la sua fidanzata Francesca Pascale e il cagnolino Dudù?". Terrore - Infine l'appello agli elettori: "Il Silvio Ispanico si attribuirà tutti i meriti. È sempre avvenuto e sarà ancora una volta così. Speriamo soltanto che gli italiani che credono nelle favole siano meno numerosi di oggi e i partiti più idonei a capire le differenze tra cultura politica e improvvisazione. Ci vogliono tutte e due queste capacità, una sola è una sciagura".