L'Aquila, 8 gen. (Adnkronos) - Tangenti per 500.000 euro, elargite a funzionari pubblici, sarebbero state la contropartita per l'aggiudicazione di alcuni appalti relativi a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma del 2009, tra cui Palazzo Carli, sede dell'Università di L'Aquila. E' quanto emerso dall'inchiesta sulla ricostruzione post terremoto nell'aquilano, che ha portato oggi a quattro arresti domiciliari. Gli agenti della squadra mobile della Questura dell'Aquila, con la collaborazione di quelli della squadra mobile di Teramo e di Perugia, stanno eseguendo quattro misure cautelari ai domiciliari, più altre perquisizioni, presso ditte, domiciliari e al Comune di L'Aquila, disposte dal locale gip, su richiesta dei sostituti procuratori della Procura di L'Aquila, Antonietta Picardi e David Mancini, coordinati dal procuratore Fausto Cardella, nei confronti di attuali ed ex assessori e funzionari pubblici aquilani, ritenuti responsabili,a diverso titolo, insieme ad imprenditori, tecnici e faccendieri, di millantato credito, corruzione, falsità materiale ed ideologica, appropriazione indebita. Dalle indagini è emersa anche l'appropriazione indebita della somma di 1.268.714,00 euro, da parte di alcuni indagati, relativa al pagamento di taluni lavori. I fatti di reato commessi a L'Aquila, si riferiscono al periodo che va da settembre 2009 a luglio 2011.