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Ignazio Marino regala il Circo Massimo per 8 mila euro: rifiuti dopo il concerto dei Rolling Stones

di Giovanni Ruggierodomenica 29 giugno 2014
2' di lettura

Il giorno dopo il concerto dei Rolling Stones a Roma, il Circo Massimo è ancora una discarica a cielo aperto in piena Capitale. Per l'uso del sito archelogico il Comune guidato dal chirurgo Ignazio Marino ha chiesto solo 8 mila euro. Marino ha chiarito che per gli straordinari degli agenti di Polizia Municipale, trasporto pubblico e personale per la pulizia, l'organizzazione del concerto ha messo di tasca propria circa altri 170 mila euro. Non la pensa così Angelo Bonelli dei Verdi: "Marino sbaglia: la realtà è che il Comune spenderà 400 mila euro per garantire servizi di polizia, pulizia e trasporti straordinari a fronte di un incasso di 8 milioni di euro per i Rolling Stones". Inviperiti anche i residenti di Aventino e San Saba: "Siamo rimasti reclusi in casa dall’alba a notte fonda" hanno detto al Corriere della Sera. E la pulizia? Marino si è difeso che l'intera area del Circo Massimo non potrà essere riportata alla normalità almeno fino a domani. Finché sono in corso le operazioni di rimozione del palco e di tutte le strutture usate per il concerto, non sarà possibile per i mezzi dell'Amia, la ditta per le gestione dei rifiuti, operare in sicurezza. La discarica - Per quasi 48 ore quindi il sito archeologico dovrà rimanere in uno stato più simile a un'immensa discarica. Sarà che i cestini dei rifiuti fossero pochi rispetto ai circa 71 mila fan di Mick Jagger e soci, sarà che nonostante l'ordinanza antialcol dopo le 22 fosse impossibile vietare di bere una birra in compagnia. Sta di fatto che tutta l'organizzazione non è stata in grado di evitare che una buona parte di incivili preferisse gettare per terra i rifiuti, piuttosto che usare un contenitore apposito: "Non è auspicabile, ma è normale che le persone lascino i rifiuti a terra - ha detto Marino - in occasione dei due papi nella sola via della Conciliazione l’Ama ha raccolto 100 tonnellate di rifiuti". Sarà normale per lui, ma a furia di delegare ad altri i servizi comunali, Marino si è dimenticato di mandare qualcuno a controllare che ognuno facesse la propria parte. A questo punto ci vorrebbe qualcuno delegato a controllare che Marino faccia il suo mestiere, tanto vale avere un amministratore capace di fare il proprio mestiere. Il chirurgo farebbe bene a tornare al proprio lavoro che speriamo sappia fare meglio del primo cittadino di una capitale europea. Ordine pubblico - Con 1000 addetti alla sicurezza e le forze di polizia impegnate nei controlli antidroga e antiabusivi, almeno fino alla fine del concerto non ci sono stati intoppi, scrive il Corriere della Sera. Sono stati sequestrati 500 tagliandi falsi dai soliti bagarini. Gli steward sono stati impegnati anche nell'inseguire chi ha provato a seguire gratis il concerto scavalcando le recinzioni e infilandosi nell'area degli scavi archeologici, altri si sono piazzati sulla tribunetta improvvisata del muretto vicino la Fao.

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