Milano, 4 mar. - (Adnkronos) - "Monza era come una sorta di enclave campana in un territorio in cui la maggior parte dell'organizzazione criminale e' gestita dall"ndrangheta". A dirlo e' Salvatore Bellomo, sostituto procuratore del tribunale di Monza a margine della conferenza stampa al comando dei carabinieri di Milano in cui sono stati resi noti i dettagli della maxi operazione dei carabinieri di Monza messa in atto stamattina e che ha portato a 43 arresti. "Emerge -prosegue Bellomo- in modo chiaro dalle conversazioni intercettate che il capo dell'organizzazione criminale di Monza diceva chiaramente: 'io ho preservato Monza dall'invasione dell"ndrangheta"'. A capo della presunta organizzazione criminale ci sarebbe un pluripregiudicato, Giuseppe Esposito, 61 anni, nato a Torre Annunziata e piu' volte sorvegliato speciale. Secondo quanto riferito da pm e carabinieri, alla figura di Giuseppe Esposito, in contatto con alcuni clan camorristici avrebbe fatto capo tutta una struttura di persone che si occupavano dei reati contestati quali usura e rapine. Sempre secondo Bellomo, "la caratteristica di questa associazione e' non interessarsi di fatti eclatanti ma di avere una sorta di pervasivita' per controllarlo interamente".