Tokio, 16 set. - (Adnkronos) - Il Giappone ha spento l'ultima centrale nucleare; l'impianto si trova a Oi nella prefettura di Fukui. Lo spegnimento è avvenuto nell'ambito del programma di manutenzione dell'impianto che, di fatto, ha riportato il Paese alla situazione di 'nucleare zero, così come era avvenuto nel 2011 nei mesi immediatamente successivi all'incidente di Fukushima. Prima della rinuncia al nucleare, il Giappone ricavava dall'atomo il 30% del suo fabbisogno energetico che ora quindi dipende quasi totalmente dalle importazioni di gas naturale liquefatto (GNL). Una 'conversione' che, insieme alla analoga rinuncia tedesca all'energia prodotta dall'atomo, sta ingenerando tensioni sul mercato del gas le cui quotazioni potrebbero subire incrementi. Il Giappone consuma circa un terzo di GNL al mondo ed è probabile che la domanda crescerà a livelli record nel corso dei prossimi due anni. Le importazioni di GNL sono aumentate del 4,4% arrivando ad un record di 86 milioni di tonnellate e del 14,9% in valore arrivando nel marzo di quest'anno ad un record oltre 46 miliardi di euro. Secondo le proiezioni dell'Istituto per l'Energia e l'Economia giapponese, le importazioni toccheranno quest'anno 88 milioni di tonnellate ed arriveranno a 90 entro il marzo del 2015 se nel frattempo però dovessero essere rimessi in servizio 15 dei reattori attualmente fermi per manutenzione.




