Citta' del Vaticano, 17 set. (Adnkronos) -"Contro la 'ndrangheta si lotta nel reprimere il male. Ma la vera guerra alla mafia, alla 'ndrangheta si fa promuovendo il bene dei giovani, dando il lavoro, perche' e' li' che la criminalita' si nutre: nella disoccupazione, nell'abbandono dei giovani a se stessi". Lo sottolinea, intervistato da Radio vaticana, l'arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, che ha denunciato la grave situazione della locride in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Ho voluto riprendere un discorso che avevo avviato con il capo dello Stato prima di iniziare il mio ministero pastorale a Locri - spiega - denunciando che la situazione della Locride non era affatto migliorata, ma era peggiorata. A Locri, si porta avanti solo una politica, giustamente, repressiva nei confronti della criminalita' organizzata, ma manca una politica di promozione per la realta' che si vive". La ragione di questa mancanza, rileva, "e" un mistero. La resa alla difficolta', lo scoraggiamento viene proprio da questo, perche' i mali si denunciano continuamente! Io scrissi anche a Mario Monti, quando era presidente del Consiglio: si scrive e si parla, ma poi nessuno prende in mano la situazione" "Il mio sforzo in cinque anni e' stato quello di formare le coscienze e cercare di gridare ad alta voce che la commistione tra malaffare e fede non puo' esistere; e poi, si sono continuati a fare questi appelli, come io ho fatto al capo dello Stato". Dal quale mons. Fiorini Morosini spera di ricevere una risposta.