Foggia, 2 ott. - (Adnkronos) - I carabinieri l'hanno trovata stanotte vicino alla zona del cimitero di Foggia mentre piangeva a dirotto. A loro la giovane prostituta romena ha raccontato la sua triste vicenda. Sulla base dele sue dichiarazioni i militari della Compagnia del capoluogo dauno hanno arrestato Liliana Mamuleanu, 33 anni, cittadina romena domiciliata nel capoluogo dauno, accusata di sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitu'. La vittima, dopo un'iniziale diffidenza, ha riferito di essere disperata perche' alcuni mesi fa, giunta in Italia dalla Romania, aveva conosciuto a Milano una sua connazionale che l'avrebbe convinta a recarsi a Foggia dove, insieme, si sarebbero dedicate alla prostituzione, dividendo i guadagni. Giunte in citta', pero', la connazionale immediatamente le avrebbe sottratto il suo documento d'identita' e, con la minaccia che non glielo avrebbe piu' restituito, l'avrebbe costretta a consegnargli tutti i suoi guadagni (20 euro a prestazione), arrivando finanche a controllarla sul 'luogo di lavoro' per verificare i suoi incassi e a telefonargli di continuo per accertarsi dove si trovasse. In un'occasione la vittima aveva anche tentato di scappare, riuscendo a riprendersi il suo documento, approfittando di un momento in cui la sua aguzzina era ubriaca ma, poco dopo, era stata raggiunta alla Stazione di Foggia dalla Mamuleanu che le avrebbe tolto nuovamente il documento, nascondendolo, questa volta, in una casa diversa da quella che divideva con la vittima. Inoltre l'avrebbe obbligata a ritornare a prostituirsi consegnando a lei tutti i guadagni. Dopo aver raccolto una dettagliata denuncia, i carabinieri hanno individuato l'appartamento della Mamuleanu dove, a seguito di una perquisizione, nascosto sopra un armadio, hanno scoperto il documento d'identita' della vittima che, finalmente, ne e' tornata in possesso con la liberta' di potersi spostare, senza doversi piu' prostituire. Infatti la vittima e' stata collocata in una casa famiglia,