Roma, 25 gen. (Adnkronos) - I simboli del Mediterraneo, rappresentati in cinquataquattro acquerelli dello spagnolo Pedro Cano, saranno in mostra, in 'IX Mediterranei', da domenica al 3 marzo negli spazi Bomben, della Fondazione Benetton Studi Ricerche, di Treviso. Si tratta di un percorso personale e affettivo del pittore, attraverso quelli che Cano considera i simboli del mar Mediterraneo oltre che luoghi del mito. Le tre isole di Maiorca, Patmos e Sicilia, e le sei citta' di Alessandria d'Egitto, Cartagena, Istanbul, Napoli, Spalato, Venezia. Nove luoghi della memoria, nove rielaborazioni del vagare dell'artista che diventano, da appunti di viaggio, testimonianze di civilta'. Le radici del Mediterraneo si intrecciano alla storia personale di Cano. Ognuno di questi luoghi e' dunque descritto con riferimenti non soltanto alle testimonianze artistiche e storiche, ma anche alle tradizioni culturali, spesso cogliendone aspetti inediti e connotazioni inconsuete. "Impossibile -afferma l'artista nato nel 1944- dipingere Venezia dopo Turner. Bisognava individuare uno spunto molto veneziano ma non banale. E lo ha trovato nei colori malinconici della laguna e delle sue paline, i pali che spuntano dall'acqua, a volte attracco per le gondole ma spesso solitari, come nel libro di Joseph Brodsky su Venezia, che parla di vecchi specchi imprigionati negli oscuri palazzi dei canali e che, poiche' nessuno li guarda, hanno dimenticato di riflettere le immagini".