Criminalita': capo clan Barletta torna in carcere grazie a intercettazioni e video

giovedì 31 ottobre 2013
Criminalita': capo clan Barletta torna in carcere grazie a intercettazioni e video
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Barletta, 31 ott. (Adnkronos) - E' tornato in carcere grazie all'utilizzo delle intercettazioni e dei sistemi di video sorveglianza, Cosimo Damiano Cannito, il capo dell'omonimo clan di Barletta arrestato ieri sera da militari della Guardia di Finanza (Polizia tributaria-Gico) e della Compagnia dell'Arma della Citta' della Disfida, poiche' e' accusato di aver intrattenuto rapporti con alcuni pregiudicati. Il provvedimento di custodia cautelare e' stato disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Bari. L'uomo era sottoposto agli arresti domiciliari per motivi di salute dopo essere stato condannato in via definitiva alla pena di 30 anni di reclusione per cinque omicidi aggravati, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione ed associazione per delinquere di stampo mafioso. L'operazione e' stata denominata 'Cannito's Way'. Il boss e' accusato della violazione degli obblighi previsti dal regime detentivo a cui sottoposto. Per cui e' stato deciso l'aggravamento della misura restrittiva: dai domiciliari al carcere. Tra i pregiudicati con cui il boss Cannito risulta aver intrattenuto rapporti si annoverano i cittadini albanesi Igli Kamberi (arrestato dal Gico della Guardia di Finanza di Bari e dai carabinieri di Barletta il 21 novembre 2012 per detenzione di 11 chilogrammi di marijuana) e Emiljano Xhamia (arrestato dal Gico il 27 novembre 2012, per detenzione di 2,5 chilogrammi di marijuana). La revoca della misura detentiva domiciliare e' stata disposta anche per esigenze di pubblica sicurezza, a seguito dell'esplosione di alcuni colpi d'arma da fuoco avvenuti nella tarda serata del 26 dicembre dell'anno scorso in direzione proprio del portone d'ingresso dell'abitazione dove Cannito scontava la pena detentiva.