Roma, 22 dic. (Adnkronos) - Preferiva i luoghi isolati e le sue vittime erano spesso le donne, specialmente se accompagnate da bambini, e che proprio per tale motivo erano più disposte ad assecondarlo e ad a consegnargli i loro averi. Non disdegnava, però, di rapinare anche gli uomini, se le circostanze gli facevano ritenere il colpo realizzabile. Ad interrompere le rapine nella zona del Laurentino 38 e dell'Eur, a Roma, sono stati gli investigatori del commissariato Esposizione, diretto da Giuseppe Miglionico. Con un'attenta attività d'indagine, protrattasi per alcuni giorni, gli agenti hanno raccolto numerosi elementi di responsabilità a carico di W.E., romano 40enne, loro vecchia conoscenza, finito in manette nella giornata di ieri in esecuzione di un'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma. Le indagini sono scattate immediate il 2 dicembre scorso, quando ben due persone hanno denunciato negli uffici del Commissariato di essere state vittima di rapina nello stesso pomeriggio. La prima a dover consegnare i suoi averi, un orologio, un anello, il bancomat ed il portafogli, una donna che si trovava in compagnia della figlia di pochi anni. Minacciata con un coltello in una via del Laurentino 38, non aveva potuto far altro che accondiscendere alle richieste del rapinatore. Stessa sorte per un 38enne, che nel riprendere la sua autovettura, parcheggiata sempre nella stessa zona, aveva subito una rapina da parte di un giovane armato di coltello, che si era fatto consegnare una somma di danaro ed un orologio. (segue)