Marco Travaglio
Chi è quella persona pronta a rinunciare al suo credo calcistico in nome delle manette? Semplice: Marco Travaglio. In un fuorionda a Radio Deejay disse di "aver smesso" di tifare Juventus con l'arrivo di Luciano Moggi (quindi prima di Calciopoli). Poi il vicedirettore del Fatto Quotidiano depose la manetta e riprese a tifare, ma dopo aver scoperto che "Moggi è sempre a Torino, Giraudo accompagna Andrea Agnelli a fare tutti i giri...", insomma quando ha scoperto che la triade avrebbe "ripreso il potere", ha nuovamente smesso di tifare: "Mi sono strarotto", diceva. Eppure la scorsa domenica, come racconta Linkiesta, nel giorno della festa scudetto, Travaglio ha visto il match della Vecchia Signora allo Juventus Stadium di Torino. Forse il giornalista si è fatto prendere dal clima di festa, e così è arrivato lo strappo alla regola: anche se la Juve non la segue più, in un giorno particolare si può anche andare allo stadio. Nulla di grave, insomma. Lo Sky Box di... - C'è però un altro particolare ben più succuso che rende notiziabile la gita di Travaglio allo stadio. La partita contro il Palermo se l'è gustata nello Sky Box del Royal Park Roveri, costo del biglietto 2mila euro. Ovvio, lo "scandalo" non è mica il costo del biglietto (che, per inciso, di solito viene però regalato agli ospiti). Lo "scandalo", al contrario, è il fatto che il Royal Park Roveri è un golf club, e questo golf club è di proprietà di Andrea Agnelli, e la holding di controllo del golf club è presieduta da Antonio Giraudo. La società è controllata infatti dalla Royal Park Real Estate, a sua volta controllata dalla Newco Roveri, che annovera tra i soci diversi rampolli di famiglia, e venne fondata nel 2006 da Giraudo. Travaglio, in buona sostanza, non solo segue ancora la Juve, ma la segue (almeno nel caso della partita contro il Palermo) dallo Sky Box di Giraudo. Lo stesso Giraudo con cui Andrea Agnelli "fa tutti i giri". Lo stesso Giraudo per cui, Travaglio, non seguirebbe più la Juventus.