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Immunità, Andrea Orlando piace a Daniela Santanchè ma a tutti gli altri no

di Andrea Tempestini domenica 9 agosto 2015
2' di lettura

“Noi diciamo da un fracco di tempo quello che sostiene il ministro della Giustizia Andrea Orlando che non c'è più equilibrio fra i poteri e gli ordini dello Stato è evidente”. Così Daniela Santanchè promuove la proposta del ministro della Giustizia di trasferire la decisione sull'arresto dei parlamentari dalle Camere alla Corte Costituzionale. Ma l'esponente azzurra è fra le poche ai microfoni di Libero tv sul canale Periscope ad appoggiare quella proposta. Anche l'azzurra Gabriella Giammanco ha perplessità: “Dopo tanti muro contro muro, l'idea di un organismo terzo che possa decidere sullo scontro fra politica e giustizia, è utile”, dice l'azzurra, “però la Corte Costituzionale non mi sembra così super partes. L'idea di Orlando è buona, ma bisogna trovare un organismo davvero terzo che possa decidere sul fumus persecutionis”. Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture, è convinto che “dell'immunità parlamentare resta in piedi assai poco, solo la privazione della libertà personale e la richiesta di perquisizioni o intercettazioni. A questo punto meglio abolirla del tutto”. Per l'Udc Angelo Cera: “Così la finiamo con la spettacolarizzazione delle richieste di arresto. A me è capitato alla camera di vedere alcuni colleghi arrestati proprio sull'uscio e poi risultare innocenti al processo”. Il forzista Luigi Cesaro, noto come Giggino 'a purpetta condivide Orlando: “ha detto una cosa giusta. E io della Corte Costituzionale mi fido”. Raffaello Vignali, Ncd, è di parere opposto: “Mi sembra un po' fantasiosa come proposta. L'istituto della immunità parlamentare che esiste dalla Rivoluzione francese in poi in Italia fu voluta da Palmiro Togliatti proprio perchè i giudici avevano un loro organo di autogoverno. Quindi non darei questo potere ai giudici della Corte suprema: teniamo separati i poteri”. Gennaro Migliore (Pd) condivide l'idea di superare “le decisioni interna corporis perchè sono figlie di un'altra epoca storica”. Il segretario di Scelta civica Enrico Zanetti boccia Orlando: “non mi sembra che la proposta vada verso la richiesta di una maggiore dignità e di una maggiore capacità di giudizio dei parlamentari. Orlando dice che visto che non siamo capaci, sposta decisione da altra parte. No”. Ma il dibattito rischia di poggiare sul nulla, secondo il giornalista de L'Espresso Marco Damilano: “è una boutade estiva”, assicura. di Franco Bechis @FrancoBechis

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