(Adnkronos/Cinematografo.it) - Ma Milano non e' solo da bere, da qualche tempo e' nuovo punto di riferimento per il cinema e i suoi mestieri, grazie ad una rete di collaborazioni fruttuose, come spiega il produttore Lionello Cerri: "Questo film e' stato pensato e scritto per Milano. Abbiamo lavorato con la Lombardia Film Commission, con la Scuola Paolo Grassi e la Scuola Civica di Cinema perche' questa fosse la prima di una serie di occasioni di formazione e collaborazione anche per gli studenti". La protagonista, infatti, e' un'allieva del corso di teatro danza della Scuola Grassi, notata dal regista nei corridoi dell'accademia. Diverso, invece, il reclutamento per gli altri componenti del cast, gia' navigati e legati tra loro da una fitta rete di emozioni e precendenti con il capoluogo meneghino. Per Silvio Orlando, "Milano e' la seconda patria dopo Napoli. Con Giuseppe ho fatto 'La passione' e con Sandra Ceccarelli 'Luce dei miei occhi'". Mentre per Giuseppe Battiston "e' una gioia trovarmi nella scuola che ho frequentato. Anch'io sento Milano come la mia seconda casa. Con Sandra riprendiamo un pezzo di cammino iniziato con 'Guarda il cielo' di Piergiorgio Gay". Sandra Ceccarelli con Bruno Oliviero aveva gia' lavorato in un corto e interpretera' la signora Ullrich: "Ho fatto parecchie mogli altoborghesi depresse, ispiro questo ruolo. Sono di Milano e sono contenta di tornarci, leggendo la sceneggiatura ritrovo la strada per casa". Nonostante il set estivo, il giallo e' ambientato in una primavera "piena di temporali - spiega il regista - una metafora della citta' in questo momento. Come nella fiaba 'La regina delle nevi', questa citta' procura delle schegge di ghiaccio negli occhi di qualche ragazzo. Perche' Milano produce il meglio e il peggio del nostro paese".