Luca Telese
Un tenero amante, riflessivo, educato dalla mamma al rispetto delle donne. Forse per questo ci ha messo qualche anno a trovare "un compromesso tra il me sensibili e quello che poteva piacere alle donne". L'immagine da latin lover che si cuce addosso Luca Telese in un'intervista al Corriere della Sera ha fatto sorridere molti, colleghi e non. D'altronde, il pacioccone baffino fresco d'addio al Fatto quotidiano (in rotta clamorosa con Padellaro e Travaglio) e alla vigilia del debutto della sua prima avventura in proprio, il quotidiano Pubblico, ha fornito dettagli piuttosto imbarazzanti. Lontano dallo stereotipo del macho italico "latino e truce", il giovin Telese aveva come "modello di riferimento Candy Candy". Sì, il cartone animato con la bionda eroina piuttosto tribolata. Abituato a lasciare piccoli regali e pensierini sullo zerbino di casa della fidanzata: così, anche grazie all'aiuto di Francesco Cossiga, ha conquistato sua moglie Laura Berlinguer, mezzobusto Mediaset. Dettagli vezzosi che il Fatto, perfidamente, ha messo alla berlina pubblicando una lettera di Valeria Franchi. "Tutto inizia con una 'premessa essenziale' dell'intervistato Luca Telese (ma è lo stesso che scriveva sul Fatto?): 'Non sono facile all'innamoramento' - inizia la missiva sputtaneggiante -. Dopo i romanzi Harmony, giuro, non avevo più letto incipit così epici, originali e appassionati". E giù ironie contro il Telese amatore sensibile ed educato e i suoi luoghi comuni del tipo "in amore vince chi fugge" e "un uomo e una donna non possono essere amici" in stile Harry ti presento Sally. Non c'è che dire: in attesa di Pubblico, Travaglio e Padellaro hanno riservato all'ex amico Luca un poco elegante Pubblico... sberleffo.