Perde lavoro e alloggio e s'impiccada inizio anno fanno 31 suicidi

L'uomo faceva il custode in un centro commerciale di Salerno. A trovarlo, la figlia
di Matteo Legnanidomenica 13 maggio 2012
Perde lavoro e alloggio e s'impiccada inizio anno fanno 31 suicidi
3' di lettura

Si allunga la lista dei morti per crisi. In poche ore tre uomini disperati hanno deciso di farla finita e il numero dei suicidi nel 2012 arriva a 33.  Un uomo di 48 anni si è tolto la vita impiccandosi ieri pomeriggio dopo aver ricevuto una comunicazione di sfratto dall’azienda per la quale aveva lavorato come custode nel nucleo industriale di Salerno. L’uomo era stato già licenziato un anno e mezzo fa ma aveva conservato l'alloggio di pertinenza di un centro commerciale. Il 48enne si è impiccato all’interno di un capannone. A trovarlo è stata la figlia 19enne. Generoso Armenante, 48 anni, originario di Vietri sul mare, ha lasciato un biglietto per i familiari prima di togliersi la vita. Secondo quanto si è appreso, la prospettiva di lasciare a giugno l’appartamento nel centro commerciale dove aveva lavorato fino a un anno e mezzo fa lo preoccupava, anche perchè la moglie era disoccupata e i due figli vivevano ancora con la coppia. Nel biglietto, l’uomo ha chiesto perdono per il suo gesto e ha spiegato le ragioni del suicidio. Armenante si è impiccato in un capannone in via Stefano Brun. La figlia ha avvisato la polizia, ma gli agenti non hanno potuto che constatare il decesso dell’uomo. Il licenziamento e poi lo sfratto, secondo i primi accertamenti, avevano causato nel 48enne uno stato depressivo. Un altra tragedia al Nord - Nelle stesse ore un imprenditore di 60 anni, titolare di un'azienda in crisi si è impiccato a Cesate. A trovare il cadavere alle 17.30 di ieri nei boschi del parco delle Groane sono stati dei passanti che hanno allertato i carabinieri della compagnia di Rho. L'uomo ha lasciato un biglietto in cui ha motivato il suo gesto con la difficoltà a pagare i debiti. L'uomo, nato e residente a Saronno, sposato e con due figli, era titolare della ditta 'ST3', che si occupava di formazione nell’uso di apparecchiature elettroniche nel settore delle telecomunicazioni.  Senza lavoro e senza speranza - Anche Angelo Coppola, di 62 anni, ha deciso di farla finita. A Natale scorso aveva perso il lavoro e ieri sera si è tolto la vita sparandosi un colpo di fucile al petto. Lo hanno trovato i familiari, tornando a casa e hanno avvisato subito i carabinieri. In un biglietto lapidario ha spiegato il suo gesto disperato. "Senza lavoro non si può vivere" ha scritto Coppola, che fino allo scorso anno lavorava come operaio edile. L'azienda, avendo perso commesse, aveva deciso di licenziare il 62 anni. Da allora l’anziano, assillato da problemi economici e non sapendo come affrontare il matrimonio, ormai prossimo, del primo figlio, era caduto in uno stato di profonda depressione. Coppola ha approfittato di un momento in cui è rimasto solo in casa per afferrare il fucile custodito in casa e farla finita. nel primo pomeriggio nella zona industriale di Salerno si è tolto la vita un ex custode di un centro di distribuzione, che si è impiccato dopo aver ricevuto la comunicazione di sfratto dall’abitazione dell’azienda che lo aveva licenziato un anno e mezzo fa.  Lunedì si erano tolti la vita, impiccandosi entrambi, un agente immobiliare di Vicenza e un commerciante di Bologna.   

ti potrebbero interessare

altri articoli di General