Tromba d'aria si abbatte sull'Ilva

venerdì 30 novembre 2012
Tromba d'aria si abbatte sull'Ilva
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Roma, 28 nov. (Adnkronos/Ign) - Una tromba d'aria si è abbattuta su Taranto e la vicina cittadina di Statte provocando feriti e danni allo stabilimento dell'Ilva. In acqua è caduta una delle gru situate sopra uno dei pontili che affacciano sul mare e che si trovano all'interno dell'enorme stabilimento dell'azienda siderurgica. Un operaio di 29 anni, che quasi certamente si trovava all'interno della cabina della gru, risulta disperso. Il mezzo, caduto in mare nei pressi del quarto sporgente del porto industriale, è stato ritrovato sotto venti metri, pieno di fango. Mentre le ricerche del disperso sono state sospese per le cattive condizioni meteorologiche e per la scarsa visibilità. Secondo alcune fonti ci sarebbero altri due operai che non risultano all'appello ma potrebbero essersi anche semplicemente allontanati. I feriti a Taranto, secondo quanto ha reso noto all'Adnkronos l'assessore alla Protezione civile della Regione Puglia Fabiano Amati, "sono in tutto 38". Ventidue operai dell'Ilva, si apprende da fonti aziendali, sono stati curati all'interno dell'infermeria dello stesso stabilimento siderurgico, altri quattro sono stati portati nei vari ospedali con situazioni più importanti. Non corrono, tuttavia, pericolo di vita. A Statte sono rimasti leggermente feriti nove bambini di una scuola elementare. Al lavoro volontari della Protezione civile, in coordinamento con le forze dell'ordine, per rimuovere dalle strade gli alberi abbattuti. Nella cittadina alcune case sono state scoperchiate. Nel primo pomeriggio nella Prefettura di Taranto si è svolto un vertice per fare il punto sulle attività di soccorso e coordinare i prossimi interventi. La tromba d'aria che ha causato danni a un camino dello stabilimento siderurgico "ha determinato lo sprigionarsi di fiamme altissime alte 50 o 60 metri", ha riferito all'Adnkronos Mimmo Panarelli, responsabile territoriale della Fim Cisl. Per questo è stato deciso il blocco di due estrattori che alimentano la rete del gas. "L'azienda ha subito gravi danni strutturali ancora da quantificare - ha reso noto Ilva - Sono crollati un capannone all'imbarco prodotti e la torre faro, è crollato il camino delle batterie uno e tre". Sono state messe "in atto tutte le procedure di emergenza generale. Non c'è stato alcun incendio. Le fiamme visibili dall'esterno sono relative agli sfoghi di sicurezza provocati dalle candele di sicurezza degli impianti. Tutta l'area ghisa è sotto controllo", ha chiarito Ilva. E "tutte le emissioni dell'azienda sono sotto controllo". "Con l'angoscia per un lavoratore che è ancora disperso, grazie a tutti i lavoratori dello stabilimento Ilva di Taranto per la grande competenza, tempestività ed efficienza con cui hanno reagito in questa giornata drammatica" è la comunicazione che il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante ha inviato a tutti i lavoratori dello stabilimento. "Nonostante la tensione per gli accadimenti di queste ultime settimane, ogni lavoratore ha dato il proprio contributo con estrema professionalità e lucidità e ciò ha permesso di gestire l'emergenza in modo esemplare, mettendo immediatamente in sicurezza lo stabilimento. L'Ilva di Taranto è un modello anche come comunità di lavoratori, di persone e di organizzazione e sono fiero di farne parte", ha concluso Ferrante. Per il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, "la tromba d'aria di oggi complica non poco la situazione". "Noi stiamo lavorando per fare in modo che possa essere garantita la continuità della produzione, la protezione della salute e dell'ambiente - ha aggiunto Clini parlando dell'Ilva - Questo è quello che abbiamo fatto in questi mesi e che continueremo a fare. Quanto accaduto oggi apre un altro capitolo che è quello della vulnerabilità e fragilità del territorio italiano rispetto ad eventi climatici nuovi". Il meteorologo di 3bmeteo.com, Francesco Nucera, ha spiegato che la tromba d'aria che si è abbattuta sull'Ilva di Taranto "viene da una 'supercella', uno dei temporali più forti che possano esistere in natura". "In pratica - afferma - la base del cumulonembo ruota su se stessa e questo consente un maggiore invorticamento dell'aria che letteralmente si avvita salendo. La regioni meridionali si trovano dentro un corridoio molto umido ed instabile sud occidentale. L'instabilità condizionale si è liberata a contatto con la catena calabrese che, come una sorta di trampolino, ha creato un ammasso temporalesco. Forti fenomeni si segnalano infatti sull'area della Sila. Una di queste celle ha colpito la città di Taranto causando il tornado".