Belluno, 1 giu. (Adnkronos) - "No alle cerimonie per il 2 giugno finche' lo Stato non terra' in debita considerazione gli Enti locali virtuosi, operando tagli alla spesa con criteri razionali e non con la consueta scure che taglia la testa alle buone amministrazioni". Domani il sindaco di Calalzo di Cadore (Belluno), Luca De Carlo (Pdl) non partecipera' alle celebrazioni previste dalla Prefettura al mattino, mentre rappresentera' comunque i suoi cittadini nel pomeriggio alla consegna del riconoscimento al merito all'albergatore Gino Mondin. "Inoltre - spiega De Carlo - per tutta la giornata di sabato ritirero' la bandiera italiana dall'asta esterna al municipio, dove campeggia 365 giorni l'anno accanto a quelle della Regione del Veneto e della Magnifica Comunita' del Cadore. E questo mi riesce oggi ancora piu' doloroso perche' il tricolore e' fin dalla mia gioventu' il simbolo che portavo sulla giacca quando ancora era segno di discriminazione da chi la pensava in modo differente". De Carlo ha scritto una lettera al Prefetto per spiegare le ragioni del rifiuto dell'invito: "Mai come in questo momento noi amministratori ci sentiamo impotenti e non considerati da un Governo che, se deve operare i pur comprensibili tagli alla spesa, penalizza sempre e solo gli Enti locali. Seppur non tutti ugualmente: perche' una identica riduzione nei trasferimenti del 30% non grava allo stesso modo su chi ha sempre sprecato e su chi invece si e' rivelato piu' che virtuoso". (segue)