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Nasce “l'asse” Meloni-Renzi alla festa di Formiche

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Salvatore Dama
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“Le Formiche, nel loro piccolo…” è già un approccio fuorviante. Perché le cose sono state fatte in grande. Il sito web (ma non è solo questo) per festeggiare i suoi diciotto anni di attività ha scelto l’Hospitality premium dello Stadio Olimpico, con balconata esclusiva sul campo da gioco. Roba di livello. E non per pochi: perché alla fine, tra politici, giornalisti, manager e addetti ai lavori vari, c’erano più di mille invitati. 

 

Cos’è Formiche. Nasce nel 2004 come progetto culturale ed editoriale. Il fondatore è Paolo Messa. Che prende il buono della tradizione Dc. Cioè la capacità di fare rete, dialogare senza essere “puzza-al-naso”, approfondire invece di cialtronare con idee istantanee. Oggi Formiche.net è un quotidiano on-line con una versione cartacea mensile, diretto da Giorgio Rutelli, ma sopratutto un hub di relazioni. 

Cosa non casuale. La festa è stata posizionata in calendario a urne chiuse. E cioè al riparo dalla nube tossica della campagna elettorale. Allora è stato subito effetto Transatlantico, addizionato dalle bollicine portate dal catering. 

 

Appunti sparsi annotati (mentalmente) dal cronista: capannelli misti Fratelli d’Italia-Azione con Adolfo Urso, Maria Elena Boschi, Luciano Nobili. Principale argomento di conversazione (non solo lì): “Vai a fare il ministro?”. E se sì, dove? 

 

 

 

Settore democratici vintage, con Luciano Violante e Piero Fassino. Distinti “Rifondazione Pd”: Vincenzo Amendola e Silvia Fregolent. Tribuna meloniali neoeletti: i ricercatissimi Luca Sbardella, Marco Scurria, Chiara Colosimo. Curva forzisti: Sestino Giacomoni, Giuseppe Moles, Elvira Savino. Autorità governative: Franco Gabrielli (Servizi). Sky box: la portavoce della Commissione Ue in Italia Manuela Conte, l’attrice Bianca Nappi, Federico “Osho” Palmaroli, il conduttore Savino Zaba. Infine l’eterno Bruno Tabacci nel ruolo di Ciro Di Marzio: “L’immortale è turnat”. 

 

 

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