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"Gocce di pietra", il libro di Luigi Pullia: poeta e psicanalista calabrese, rappresenta l'Italia alla Buchmesse

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Gocce di pietra è la silloge, appena uscita per i tipi della Di Carlo Edizioni, del poeta calabrese Luigi Pullia. Versi originali che svelano un animus poeticus particolare per la sua spontaneità e per la sua singolarità. “Il volume -spiega Pullia- nasce dopo diversi anni di silenzi in cui, da psicanalista, ho annotato le sensazioni quotidiane che provavo nel lavoro e nella vita quotidiana. E così, dopo diversi anni dalla prima pubblicazione ho deciso di condividere con il lettore pensieri e riflessioni che fanno parte del nostro cammino di vita”.

Sono nati così profondi spunti poetici che sono simbioticamente intersecati con i più attuali studi filosofici e psicologici. Da critico osservatore e scevro da qualsivoglia influenza o contaminazione esterna, è venuto fuori un progetto poetico originale dove risulta palese l’indagine introspettiva, che ha condotto il poeta, orientata a costruire una sorta di dimensione lirica atipica ma nello stesso tempo potente. Pullia, che lavora come Dirigente Psicologo al SERD di Lamezia Terme, ripropone così l’eterno rapporto tra poesia e psicanalisi. La parte più onirica del suo poetare si articola autorevolmente partendo da una sorta di una nuova “recherche du temps perdu” per poi raggiungere quello che, per tanti, può essere considerato un vero e proprio “mal du vivre”.

Le tappe intermedie fra questi due momenti non sono futili ammennicoli ininfluenti ed estemporanei, al contrario rappresentano il tessuto vitale: “Questo è un paradigma -afferma Pullia condividendo quanto già espresso dall’editore Antonello Di Carlo nella presentazione della silloge- molto vicino a quello che è proprio il pensiero del fondatore della psicanalisi riguardo alla poesia e alle arti in generale. Sto parlando di Sigmund Freud, il quale riconosceva ai poeti in particolare -e agli artisti in generale- una naturale inclinazione alla conoscenza inconscia della complessità della psiche umana. “I poeti, scriveva, sono alleati preziosi e la loro testimonianza deve essere presa sempre in attenta considerazione, giacché essi sanno in genere una quantità di cose, tra cielo e terra, che il nostro sapere accademico neppure sospetta”.

Con il suo Gocce di pietra, Pullia è stato protagonista alla Fiera del libro di Francoforte, la più grande kermesse a livello mondiale: “Sono onorato -conclude Pullia- di essere stato presente alla Buchmesse. Forse non è un caso che la mia silloge, che si snoda sull’introspezione, abbia avuto successo in Germania a Francoforte, dove nel 1929 nacque il primo Istituto Psicoanalitico, il che rende il tutto ancora più prestigioso. Un risultato importante che rende peraltro merito alla mia Regione, la Calabria, che per me è da sempre fonte di ispirazione con i suoi colori che la rendono unica e speciale”.

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