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Sandra Milo, quell'intervista in cui ha rivelato il Fellini segreto

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Sandra Milo

Annamaria Piacentini
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Tacchi a spillo e rossetto rosso fuoco, adorabile e irresistibile Sandra Milo, dopo tanti anni, era ancora il simbolo della femminilità, l'icona più eclettica e audace del panorama cinematografico. Musa ispiratrice di tanti registi tra cui Federico Fellini, all'apparenza era dolcissima, ma ha sempre avuto grinta e coraggio, perchè ciò che ha ricevuto dalla vita l'ha conquistato da sola . Il suo più grande amore? I figli: Debora, Ciro e Azzurra. Il tempo era passato , come la sua idea di femminilità senza etichette. Ce li aveva raccontati questi anni, belli e difficili con l'ingenuità di un'adolescente, durante un face to face di qualche anno fa, in un grande albergo francese, dove aveva ricevuto un importante Premio alla Carriera al festival della Commedie diretto da Ezio Greggio. In seguito l'avevo incontrata ad una cena privata a casa del Maestro Franco Zeffirelli, in occasione del suo compleanno. Era sorridente, felice, E' così che voglio raccontarla al pubblico che ci legge, perchè credo sia impossibile mettere la sua foto in un cassetto e non pensarci più. Con lei no, non lo faremo. Si è spenta ieri alle 8,30 tra l'affetto dei suoi figli, ma nel nostro cuore non andrà mai via. Oggi c'è la camera ardente in Campidoglio, domani i funerali di Sandrocchia... l'ultima Diva. Qui di seguito l'intervista che Sandra Milo aveva rilasciato a Libero qualche tempo fa

Sandra, cosa pensa oggi dell'amore?
“L'amore va dato, non bisogna essere avari di se stessi, altrimenti si è infelici. Io amo, tu ami, voce del verbo credere. E' questo che conta nella vita. Ho lasciato il cinema tante volte e solo per amore”.

A quale film ha rinunciato?

“Amacord di Fellini, ed era fatto per me. Quando ho detto che non lo facevo più Federico si è arrabbiato e ha scelto Magalì Noel. Me l'ha presentata e le ha detto: questa è Sandra, cerca di essere più vicina a lei , di assomigliarle”.

Ci è riuscita?
“Si è messa l'ovatta nelle narici per allargarle, si è vestita e truccata nello stesso modo ed ha fatto il film”.

Che tipo era Fellini?
“Aveva un grande carisma, era stravagante, unico. Era molto amato dalle donne. Aveva sposato Giulietta Masina, non solo una grande attrice, di lei gli piaceva questo suo fare borghese., ma pronta ad andare anche in cucina per fare i tortellini”.

Però a lei dette il nome di Sandrocchia, che significato aveva?
“Diceva che era un nome che sapeva di croccante. Io ero innamorata di lui, ma cercavo di tenerlo nascosto. Diventai anche amica di Giulietta, ci vedevamo, andavo a casa sua. Poi un giorno su un quotidiano italiano un giornalista scrisse: è Sandra Milo la nuova Musa di Fellini.”

 E cosa accadde?
“Fellini pensò che ero stata io e l'amicizia finì. Per molto tempo nessuno dei due mi parlò. Un giorno improvvisamente Federico mi chiamò per un ruolo in Giulietta degli Spiriti. Mio marito Morris Ergas mi consigliò di non accettare, ma quella volta feci di testa mia”.

Non doveva essere stato facile per lei, nessun imbarazzo?
“Ero mezzo nuda ed ero bella, ricordo però che sul set nessuno mi salutava. Intervenne Federico , mi guardò e disse: Vai da Giulietta, stai con lei “

Confessi: ha più rimpianti o più rimorsi?
“Ne rimorsi, ne rimpianti. Se non ho fatto La Gradisca , c'erano delle valide ragioni Non sono mai stata una donna egoista, una che ha pensato solo a se stessa, però è stato difficile essere credibile Maurizio Costanzo che tanti anni fa scriveva per la radio ed è stato lui a dire : guardate che la Milo è una donna intelligente. “

Se tornasse indietro rifarebbe lo stesso percorso?
“No, tenterei nuove esperienze, cambierei molti momenti della mia vita Quello a cui non rinuncerei mai è l'amore per i miei figli”.

Cosa detesta?
“La cattiveria e la stupidità. Ho imparato ad avere le idee chiare e le porto avanti”.

Adesso che farà?
“Debutto al Nuovo di Milano con la commedia francese “Toc, Toc”, diretta da Claudio Insegno. E' ambientata nello studio di uno psicanalista, dove sono tutti fuori di testa. Mi piace il teatro, l'incontro diretto con il pubblico. In seguito tornerò anche al cinema. Mi arrivano sempre proposte per un ruolo in un film: dai Sandrocchia, mi dicono provaci ancora !”

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