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"Ennio Doris - C'è anche domani", l'uomo d'oro della finanza italiana

Annamaria Piacentini
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Medusa Film continua a sorprenderci con storie che ci appartengono come “ENNIO DORIS - C'E' ANCHE UN DOMANI”, un film diretto da Giacomo Campiotti, dove si racconta l'uomo d'oro della finanza italiana, “il banchiere gentile”, che nel settembre del 2008 dopo il crollo della Lehman Brothers ebbe inizio una gravissima crisi economica. Ma lui non ebbe dubbi sulla direzione da prendere e nel Palazzo Mezzanotte che ospita la Borsa di Milano, Doris salì sul palco e dichiarò: “Noi di Mediolanum abbiamo deciso di intervenire nei confronti dei nostri clienti, sono circa 11mila, quelli che hanno acquistato i titoli della Lerman Brothers. La mia famiglia ed io, insieme al mio socio Silvio Berlusconi, rimborseremo una cifra totale di 120 milioni di euro”.

Doris (Massimo Ghini) e Berlusconi (Alessandro Bertolucci), erano due uomini che si erano incontrati e che avevano vissuto esperienze simili, dove il rispetto e l'amore per il prossimo era sempre stato più importante della stessa vita: “Abbiamo messo sul tavolo 140 milioni di euro, aveva detto Berlusconi, “questo è l'acconto per dimostrare che non siamo una banca come le altre”. Peccato che in questa, Italia dalla memoria corta c'è sempre chi dimentica il bene, in favore di squallide dichiarazioni fatte su Berlusconi. Se si informassero di più invece di blaterare cose inutili, l'Italia continuerebbe ad andare sempre più avanti. Sì, Lui non c'è più, ma l'insegnamento del Berlusconi rimane.

Come sta accadendo a Doris. Tornando al film, viene raccontato in tre parti della vita di Doris, quella da ragazzino, (interpretato da Antonio Nicolai) da giovane studente (Daniel Santantonio) e da uomo ricco (Massimo Ghini). Presente anche la moglie di Ennio, che nel film è interpretata da Lucrezia Lante Della Rovere, che dice: “questo è un film sulla nostra memoria, eppure leggendo il copione all'inizio una donna come Lina mi sembrava anacronistica. Invece, era la colonna portante del marito, Ennio non poteva stare senza di lei. Ho avuto un grande rispetto di tutti e due: questa è la storia di un grande uomo che ha vissuto per la famiglia e il lavoro. E Massimo Ghini aggiunge: “Quello che ha fatto Ennio è pazzesco! Interpretandolo, ho cercato di mantenere l'idea di un uomo che avesse la stessa umanità che c’era in lui”. Ennio Doris veniva da una famiglia contadina, viveva a Tombolo, nel padovano. Un luogo dove i valori, gli insegnamenti, erano stati un punto fermo. Il nonno era quello che non gli raccontava le favole, ma la vita reale: “ricordati, sempre, diceva ad Ennio-” c'è ancora domani...non pensare alle decisioni prese in fretta, scegli di fare quello che vuoi fare davvero. È la tua vita, e devi essere capace di andarle incontro. Ma per riuscire a dimostrare qualcosa, bisogna credere in ciò che si fa”. Una volta diventato grande, ricordando i suggerimenti del nonno, decise: “voglio creare una banca che entri in tutte le case”. E così andò. Ma lui quando faceva delle scelte le portava sempre a termine. Come nell'amore. Quando vide per la prima volta Lina se ne innamorò perdutamente e chiese la mano al padre. Lina, aveva solo 15 anni (interpretata da Emma Benini), e lui attese fino al giorno del matrimonio. Fu un amore grande, mai finito, neanche dopo la sua morte. Questo film vi porterà per mano lungo un percorso fatto di amore e di coraggio: “Abbiamo pensato alla sua storia, ed era giusto parlarne”, chiarisce Giampaolo Letta, Presidente Medusa Film-”la cosa che ci ha colpiti era quella di raccontare quei valori che oggi sembrano anacronistici. Da parte nostra lo abbiamo sentito come un dovere. Sono felice del risultato portato sullo schermo, il film sarà nei cinema dal 15 aprile e come Evento Speciale fino al 17. Poi, partiremo con altre sale. “.

Ad accompagnare il film il libro scritto da Leopoldo Gasbarro edito da Sperling & Kupfer “Ennio Doris – C'è ancora domani”. Tre le dediche scritte: A mio padre Alberto e mia madre Agnese per avermi indicato la strada- A mia sorella Udilla per avermi aiutato a tracciarla- A mia moglie Lina per averla percorsa con me.” A quel punto una lacrima è sfuggita un po' a tutti. Anche a me, ma non me ne sono vergognata. Un consiglio? Andate a vedere questo film, ne uscirete migliori, perché capirete che la vita può essere una sorpresa pronta a regalarvi una nuova chance.

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