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Autostrada del Brennero, un'autostrada del territorio

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Industrie, artigiani, il commercio: l’universo produttivo necessita di collegamenti rapidi e sicuri. Ecco dunque che la realizzazione dell’Autostrada del Brennero, entrata in funzione lungo tutti i suoi 314 chilometri nel 1974, è stata linfa capace di nutrire il tessuto produttivo locale. I numeri lo raccontano meglio delle parole: lungo questa via di comunicazione transitano infatti circa 70 milioni di veicoli effettivi all’anno e il Brennero assorbe una quota rilevante dell’intero import-export nazionale.

Nel corso degli anni centinaia di realtà produttive sono sorte lungo il suo percorso. Cifre e fenomeni che confermano la bontà di quell’intuizione, avuta alla fine degli anni 50 dagli Enti locali dei territori che l’arteria oggi attraversa. I quali, nonostante le perplessità del governo centrale, vollero e realizzarono sostenendo costi ingenti l’A22. Un’autostrada dunque speciale, perché quegli Enti locali anche oggi compongono l’84,7 dell’azionariato della Società. E questo fa sì che, nelle scelte che vengono fatte, il bene della Società coincida sempre anche con il bene dei territori e di chi ci vive o passa, per una vacanza o per lavoro.

 

 

Ma i riflessi positivi dell’infrastruttura sul tessuto economico e sociale locale sono molteplici e si intrecciano con l’impegno nei confronti dell’ambiente. Ogni anno Autostrada del Brennero destina, ad esempio, una cospicua quota del proprio fatturato alle manutenzioni. Si tratta di circa 60-70 milioni all’anno, ossia più di 200.000 euro per prendersi cura di ogni chilometro della propria tratta. E questo per offrire efficienza, comfort e soprattutto sicurezza a chi viaggia.

 

 

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