Giubileo della Speranza 2025, stimati oltre 5,5 mln di pellegrini tra spiritualità e turismo

mercoledì 4 giugno 2025
Giubileo della Speranza 2025, stimati oltre 5,5 mln di pellegrini tra spiritualità e turismo
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Oltre 5,5 milioni è la stima di pellegrini già arrivati a Roma per il Giubileo della Speranza nei primi cinque mesi e se ne attendono 1 milione per il Giubileo dei Giovani e la Giornata Mondiale della Gioventù, prevista tra il prossimo 28 luglio e il 3 agosto. I dati, emersi durante l’evento “Giubileo 2025. Pratiche di viaggio spirituale e impatto sui territori”, organizzato all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma da Cattolicaper il Turismo, con Ce.R.T.A. – Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi e Publitalia ’80, evidenziano la rilevanza del Giubileo 2025 per la città di Roma e, più in generale, per il territorio regionale e quello nazionale.

Le quattro dimensioni del Giubileo

Il Giubileo 2025, che nei suoi primi cinque mesi si allinea al precedente Anno Santo in termini di viaggiatori coinvolti, genera un impatto su quattro dimensioni diverse e correlate.

Su Roma, con le sue cinque porte sante (le quattro basiliche e quella del carcere di Rebibbia), mete dei pellegrinaggi. Poi, la reticolarità “fisica” dei territori limitrofi che sono coinvolti per viaggi a vocazione religiosa, spirituale o culturale, entro la Regione Lazio ma anche al di fuori di essa: Viterbo e la Tuscia (15% di turisti stranieri nei musei), Napoli (previsti 4 milioni di turisti da Roma), l’Umbria (nel primo trimestre 2025 presenze in crescita dell’8%) e Assisi (218mila presenze). Altra dimensione è la reticolarità tecnologica e “virtuale”: grazie a tools tra cui la WebApp Cammini della fede, che agevola i cammini dei fedeli, la possibilità di prenotare visite sacre e itinerari turistici in Vaticano tramite web, l’assistente virtuale Julia, che aiuta i pellegrini nella loro visita a Roma, e la possibilità di visitare San Pietro grazie alla realtà virtuale. Infine, la dimensione mediatica del racconto del Giubileo, che va valutata in un impatto turistico sui territori nel lungo periodo, anche dopo la conclusione dell’Anno Santo.

Giubileo, senso religioso e impatto turistico nella ricerca Ce.R.T.A. e Cattolicaper il Turismo

Nel corso dei lavori si sono svolti gli incontri “Il Giubileo della Speranza tra senso religioso, dimensione comunicativa e impatto culturale” e “Il Giubileo della Speranza e l’impatto turistico sui territori”, che hanno approfondito alcuni output della ricerca realizzata da Ce.R.T.A. e Cattolicaper il Turismo e dedicata al racconto mediatico del Giubileo della Speranza e, più in generale, al senso e al valore del “turismo spirituale” e religioso.

Sono dieci le “cornici di senso” del Giubileo 2025, cioè le varie modalità di declinazione del racconto dell’Anno Santo con cui i media hanno narrato l’evento finora. In particolare, “sociale”, “economica”, oltre che “salvifica” e “identitaria”, queste ultime entrambe cornici di senso legate alla natura cristiana e cattolica dell’Anno Santo. Sui media italiani prevalgono le narrazioni “religiosa”, che considera il Giubileo come momento di rilevanza spirituale, “divulgativa”, che lo considera come evento da raccontare e spiegare anche per chi non ne conosce il significato e “avversativa”, che considera l’Anno Santo come evento che impatta sui territori, comportando talvolta anche delle criticità.

Modelli di viaggiatori

La ricerca ha delineato quattro modelli di viaggiatore: la figura dell’eremita, dedito a una vacanza contemplativa e di meditazione, alla ricerca di una connessione tra spiritualità e natura; quella del pellegrino, che intraprende un itinerario di devozione, come rinnovo di fede condiviso con altri; l’entusiasta, che affronta il viaggio come occasione di divertimento; il mindful explorer, che

intervenendo in modo concreto sull’infrastruttura dell’offerta turistica. Come Assessorato abbiamo avviato un importante piano di finanziamento per mettere in sicurezza la rete dei cammini, con progetti mirati a migliorare l’accessibilità e la fruibilità da parte di tutti”.

S.E.R. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale Università Cattolica del Sacro Cuore e Azione Cattolica Italiana, ha osservato: “Il Giubileo è un evento che accade nel tempo ed ha una valenza di apertura del tempo all’eterno e proprio per questa sua periodicità non è fruibile e non si può consumare nell’immediato. Ha una capacità di convogliare valori, significati, esperienze in modo forte. Quest’anno il Giubileo è stato voluto da Papa Francesco estensivo sul territorio, nel senso che non è solo il venire a Roma, ma è il vivere una dimensione pellegrinante della vita nel territorio, quindi anche le cattedrali, i santuari sono luoghi giubilari. Questo genera una mobilità molto forte. Ovviamente l’ispirazione primaria è spirituale, quindi parliamo di pellegrini di speranza, però è anche evidente che nel pellegrinaggio c’è la ricerca di un senso, di un’esperienza e ciò si innesta nei processi dei viaggiatori, del turismo, dello scambio, della conoscenza della realtà sotto diversi profili. Quindi il Giubileo è davvero un evento globale e spirituale, ma anche culturale e turistico”.

Il Professor Massimo Scaglioni, Coordinatore scientifico di Cattolicaper il Turismo, ha dichiarato: “Un evento di rilevanza universale come il Giubileo della Speranza, capace di catalizzare l'attenzione dei media e di attrarre milioni di viaggiatori in Italia e a Roma, si è presentato come esemplare oggetto di studio per la ricerca ‘Comunicazione, Media e Turismo’, giunta nel 2025 alla sua quinta annualità. La ricerca ha offerto l'opportunità di sviluppare un filone centrale per Cattolicaper il Turismo, un network che unisce studiosi e professionisti del settore. Proprio la sinergia tra Cattolicaper il Turismo, Ce.R.T.A. e Publitalia ’80 è alla base di questa importante giornata di confronto sul valore e il senso del turismo religioso e, più ampiamente, spirituale”.

Per Alessandro Massimo Nucara, Direttore Generale Federalberghi: “Per gli operatori del turismo, i grandi eventi come il Giubileo hanno la grande capacità di proiettare un’immagine positiva dell’Italia sui mercati internazionali. Abbiamo avuto, e continuiamo ad avere, le telecamere di tutto il mondo e questo è uno strumento di promozione incredibile. Inoltre, anche se dobbiamo dirlo con un pizzico di rammarico, alcune grandi opere si riescono a fare solo quando ci sono questi grandi eventi. Ciò che resta del Giubileo è sicuramente una grande attività di promozione e una migliore infrastrutturazione. Una città più accogliente per i cittadini lo è anche per i turisti e viceversa, e solo in questo modo si realizza un equilibrio che fa sì che il turismo aiuti a crescere le città e le città aiutino a far crescere il turismo”.

Matteo Cardani, Direttore Generale Marketing & Ad Operations Publitalia ’80, ha affermato: “L’incontro odierno è il quinto momento di un progetto iniziato nel 2020, ‘Comunicazione, Media e Turismo’, che come gruppo di comunicazione sosteniamo insieme all’Università Cattolica. Abbiamo riaccompagnato il Paese nella ripresa di un settore fondamentale come il turismo, dopo la pandemia. Il focus di quest'anno e del prossimo anno sarà su due eventi chiave: il Giubileo e le Olimpiadi Milano-Cortina. Oggi abbiamo sottolineato come gli eventi, pur rappresentando grandi opportunità per generare flussi turistici, possano comportare rischi legati al loro impatto. In tale contesto, una comunicazione efficace può giocare un ruolo cruciale nel promuovere l'attrattività, prevenendo al contempo le problematiche legate al fenomeno dell'overtourism”.

All’evento hanno preso parte, inoltre, Mario Cesare Gatti, Direttore Area Ricerca e Sviluppo Università Cattolica del Sacro Cuore; Anna Sfardini, Responsabile Attività di Ricerca Ce.R.T.A. - Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi Università Cattolica del Sacro Cuore; Luca Bruschi, Direttore Associazione Europea delle Vie Francigene; Giovanni Gazzaneo, Presidente Fondazione Crocevia; Danilo Zardin, curatore della mostra “Giubilei. Il perdono che ridona la vita”.