Il grande risiko della televisione tedesca cambia volto: RTL si compra Sky Deutschland e archivia l’idea di un’unica maxi-TV nazionale che ProSiebenSat.1 inseguiva da anni. Ma se qualcuno pensa che per il gruppo bavarese sia la fine di un sogno, si sbaglia di grosso: questa mossa potrebbe diventare l’occasione giusta per tornare a fare quello che sa fare meglio.
Con Sky, RTL punta tutto sugli abbonamenti: sport, diritti premium, piattaforme streaming per tenere testa ai giganti americani come Netflix, Prime Video e Disney+. Ma mentre RTL sposta il peso sul pay, si libera spazio sul fronte della TV gratuita, che in Germania resta ancora una roccaforte: milioni di spettatori, pubblicità stabile, format locali e intrattenimento popolare che parla la lingua di chi guarda.
Proprio qui ProSieben può riscoprire la sua forza: show, reality, serie e infotainment pensati per il pubblico generalista. Contenuti “caldi”, radicati nel costume tedesco, difficili da replicare per le piattaforme globali. E in questa partita non mancano alleati: da una parte c’è MFE – MediaForEurope, il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, pronto a fare da socio industriale con progetti editoriali comuni e contenuti originali su più mercati; dall’altra, il conglomerato ceco PPF, partner più finanziario che operativo, utile per rafforzare il bilancio ma meno interessato a entrare nel prodotto editoriale.
Ma la vera partita non si gioca più su fusioni tutte interne ai confini nazionali: la sfida per ProSieben sarà costruire alleanze cross-country, capaci di creare massa critica e contenuti locali forti in più Paesi, per restare competitivi contro le piattaforme globali.
Il messaggio per il management è chiaro: tornare a investire sul cuore del business, o rischiare di restare schiacciati.