Il regista Giulio Base con questo film che può definirsi un atto d'amore doveroso, esplora la vita del giornalista triestino Almerigo Grilz, inviato di guerra, morto a 34 anni in Mozambico. Interpretato da Francesco Centorame, mette in luce fatti e misfatti di quegli anni, dove non si valutava ciò che accadeva nelle zone di guerra. I “famosi” conflitti erano volutamente ignorati dopo la Seconda guerra mondiale. Almerigo Grilz è stato il primo giornalista a morire in quel periodo, lasciando un vuoto incolmabile.
Perché uomini si nasce e poi si diventa, usando il coraggio delle proprie azioni. Crilz era così, aveva fondato l'Agenzia stampa “Albatross”, per documentare ciò che tutti avrebbero dovuto conoscere, immolandosi nel buio di una strage infinita. Il regista e sceneggiatore Giulio Base, che vanta 40 anni di esperienza nel cinema, teatro e televisione, ha girato film che hanno ottenuto consensi ed applausi in Italia e all'estero, ha scelto di girare questa storia dopo molte considerazioni, con grande talento: “Era una materia complessa, il progetto poteva partire dal 2019, spiega Giulio Base,” all'inizio ho procrastinato un po', sapevo che era un film difficile, sono uno che studia, approfondisce, riflette su ogni cosa. Ma questo personaggio capivo che era particolare.
L'introduzione è fatta da Antonio Capuozzo:” non la pensavo come lui, aggiunge, ma lo rispetto. La missione era forte perché dovevo raccontare personaggi veri, scritto il soggetto l'ho trovato valido. Il copione è stato concepito con location che dovevano rappresentare molte parti del mondo, abbiamo lavorato per rendere vero, naturale, ogni passaggio del film. Dovevo raccontare un giovane che aveva avuto la forza di rischiare”. E Centorame aggiunge: “Fare un ruolo come questo è molto diverso che portare sullo schermo un personaggio inventato. Abbiamo voluto raccontare la verità e questo è stato molto stimolante”. Nel film anche Giancarlo Giannini nei panni di un personaggio di fantasia. Sempre bravo e autorevole in qualsiasi ruolo, commenta: “Sì, il personaggio è di fantasia, ma aggiunge uno sguardo incisivo alla narrazione. Il cinema? “Fellini diceva che era morto 30 anni fa, risponde-” tutto deve cambiare in modo nuovo”. Il film esce il 3 luglio e già si parla di polemica: su cosa, ci chiediamo? Basta con questi millantatori che vogliono distruggere il cinema italiano. Anzi, per chi vive a Trieste il 5 luglio alle 20,30 al cinema Ambasciatori ci sarà una prima del film, che verrà distribuito da Eagle Pictures.