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Otto e mezzo, Alessandro Sallusti zittisce Travaglio: "Palamara un guru? Ma se tu credi a Spatuzza..."

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In studio a Otto e mezzo su La7 Alessandro Sallusti e Marco Travaglio "se le suonano" anche su Luca Palamara. "Il sistema che ha raccontato spiega che del giudicante non gliene frega niente a nessuno, perché il giudizio arriva anni dopo la necessità di qualcuno di deviare il corso delle cose", sottolinea il direttore di Libero dopo la sentenza che ha "smontato" il teorema della trattativa Stato-mafia cavalcato per anni dal Fatto quotidiano. "Il fatto non sussiste reato", spiegano i giudici, e Sallusti  riflette proprio su quello che succede nei tribunali italiani. "Ma quindi certi processi non andrebbero proprio fatti", chiede Lilli Gruber

 

 

 

 

 

"Adesso Palamara è diventato il guru - interviene Travaglio -, dobbiamo pendere dalle labbra di uno che è stato radiato dalla magistratura per averne combinate di tutti i colori, un magistrato imputato per corruzione...". Ma Sallusti prende la palla al balzo e risponde a Travaglio usando le sue stesse armi: "Ma se tu credi a Spatuzza, uno che scioglie i bambini nell'acido...".

 

 

 

 

 

 

 

"A me preoccupa molto il messaggio - prosegue imperterrito il direttore del Fatto -, questa è una sentenza preoccupante perché ci dice che lo Stato ha trattato con la mafia, uno, e secondo che non è reato quando lo fa lo Stato, ma è reato quando lo fa la mafia. Tipico di una giustizia anni 50, quando i signori non si toccavano mai...". Replica di Sallusti: "A me viene in mente che c'è un rapinatore in banca con degli ostaggi, e fuori ci sono i poliziotti. Ufficialmente aprono una trattativa, in realtà stanno prendendo per tempo e capire come fermare i ladri". 

 

 

 

 

 


 

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