la sentenza

Francesco Barachetti condannato l'idraulico "da 800mila euro": 5 anni, dalle toghe altro siluro contro la Lega

Paola Natali

Francesco Barachetti è stato condannato per concorso in peculato e per concorso in emissione di fatture false. Pena 5 anni. Barachetti protagonista del processo relativo alle ipotesi di peculato contestate in relazione all’acquisizione della nuova sede e cine-porto da 800 mila euro della Lombardia Film Commission, all’epoca presieduta dal Dott Di Rubba, espressione della volontà politica di Regione Lombardia, governata in quegli anni da Roberto Maroni, dopo 8 mesi di dibattimento che ha visto protagonista Barachetti e le sue aziende, considerate dall’accusa parte di un gruppo d’imprenditori vicini alla Lega Matteo Salvini Premier ,che avrebbero aiutato il partito a beneficiare d’introiti anche di origine pubblica.

Uscito dall’aula, l’Avv Matteo Montaruli, penalista e tributarista difensore di fiducia di Barachetti, dopo la lettura del dispositivo che ha visto la condanna del proprio assistito alla pena di 5 anni, ha dichiarato che: “Fermo restando la necessità di leggere accuratamente le motivazioni della sentenza quando saranno depositate, credo si sia persa l’occasione di mostrare quanto la politica non sia entrata nelle aule di giustizia. Il dato numerico emerso, in esito alle prove raccolte durante l’istruttoria dibattimentale, dimostra come il mio assistito Barachetti per l’esecuzione dei lavori che gli sono stati affidati, abbia sostenuto maggiori costi rispetto alle risorse pubbliche con le quali è stato pagato. Risulta algebricamente impossibile che una parte di queste sia stata illecitamente distribuita ai co-imputati o trattenuta per se, nella parte eccedente un legittimo utile d’impresa conseguentemente il reato di concorso nel contestato peculato risulta impossibile. Parimenti essendo stata provata anche mediante la produzione di abbondante materiale fotografico l’effettiva esecuzione dei lavori, è stata provata la bontà e la veridicità delle fatture emerse.

Durante le prime fasi del dibattimento è stato più volte evidenziato dalla polizia giudiziaria il collegamento con Matteo Salvini ed il partito Lega Salvini Premier nonostante fosse del tutto inconferente rispetto alla posizione del mio assistito infatti il giudice aveva accolto le mie opposizioni chiedendo che l’esame venisse incentrato sui fatti rilevanti ai fini dell’imputazione. Faremo ricorso in appello non appena avrò la disponibilità delle motivazioni