Storture

Tagadà, Matteo Bassetti durissimo contro la magistratura: "Aspetto da otto mesi", ecco cos'è la giustizia italiana

La vicenda è tristemente nota: Matteo Bassetti ancora minacciato, insultato, stlkerizzato. Il tutto ormai da quasi 24 ore, ovvero da quando il suo numero di telefono è finito, ancora una volta, in una chat no-vax su Telegram. Da quel momento, l'incubo: gli insulti e le bestialità contro il virologo genovese, "reo" di aver sostenuto il vaccino e la campagna vaccinale. E di quanto gli sta accadendo, Bassetti ha parlato in collegamento a Tagadà, la trasmissione condotta da Tiziana Panella su La7. E ha colto l'occasione per sferrare un duro attacco alla magistratura, o meglio ai tempi biblici e insostenibili della giustizia italiana.

 

"Come già successo in passato, qualcuno ha messo il mio numero di cellulare su una chat Telegram: da ieri continuo a ricevere telefonate, insulti, minacce - ha premesso -. Tramite il mio avvocato ho denunciato tutto. Ma qui ci vuole che anche la magistratura abbia dei tempi commisurati a un virus così rapido. La prima denuncia risale a otto mesi fa: in otto mesi non ho visto neanche un processo iniziare. Credo ci si dovrebbe interessare: io fungo da uomo di Stato, sostenendo le vaccinazioni, e da uomo di Stato pretendo di essere tutelato", picchia duro Bassetti. E ancora, aggiunge: "Non basta il lavoro eccezionale che fanno Digos e Polizia Postale, che ringrazio: ci vorrebbe anche un intervento forte per far capire a queste persone che stanno superando il limite. Siamo allo stalking, alle minacce aggravate", rimarca.

 

Poi, imbeccato sul punto dalla Panella, ricorda: "Io vivo sotto tutela della Polizia di Stato. Non mi sono mai risparmiato. Però quello che abbiamo fatto fino ad oggi, non solo io, lo abbiamo fatto per dare forza alla campagna vaccinale, in primis per merito del generale Figliuolo e del governo. Ora è arrivato il momento che noi medici veniamo difesi: fino ad oggi di difesa ne ho vista poca", conclude Bassetti ribadendo nei fatti il suo atto d'accusa.