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Ilda Boccassini "gufa" Meloni: "Spero non lo subisca"

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"Dovrà essere forte". Ilda Boccassini, a suo modo, fa gli auguri a Giorgia Meloni e traccia un parallelo sorprendente tra la sua carriera da magistrato e il ruolo del neo-premier. Intervenuta all'evento L'Eredità delle donne a Firenze, intervistata da Gad Lerner, l'ex procuratore aggiunto della Repubblica di Milano, oggi in pensione, augura a Meloni "che non viva ciò che ho vissuto io, considerati gli attacchi che ha subìto negli ultimi giorni - spiega Ilda la Rossa riferendosi anche alle polemiche sulla 'prima donna premier nella storia della Repubblica' -. E comunque dovrà essere forte, solo così si può affrontare ogni cosa: per me è stata molto dura, ma oggi mi rendo conto che è stato anche bello".

 

 



"Guardando le immagini della commozione del nuovo presidente del Consiglio, della scena del compagno con la figlia e lei che giurava, insomma queste immagini così mi hanno fatto tenerezza", sembra sciogliersi la Boccassini, celebre per essere una vera e propria "macchina da guerra" in aula, soprattutto nel corso dei suoi duelli legali con i difensori di Silvio Berlusconi.

 

 

 

Lei, come la Meloni, ha dovuto faticare per affermarsi in un mondo molto maschile e altrettanto maschilista. Dal punto di vista politico, però, non nasconde la distanza ideologica con il neo-insediato governo: "Non so che cosa ci aspetterà il futuro, che cosa sarà in grado di fare, ovviamente io ho altre idee sui diritti, io penso poi che su alcune cose non c'è né destra né sinistra, perché rispettare il prossimo, la solidarietà, concedere alle donne" che vogliono abortire di farlo in modo meno traumatico possibile "perché è un trauma comunque l'aborto, sono valori che non appartengono a un partito politico, però ritengo che siamo una democrazia quindi con tutte le possibilità di difendere i nostri diritti". 

 

 



Dal punto di vista personale, "quando sono stati annunciati i nomi del nuovo governo ammetto di aver avuto un momento di vertigine: tutti in passato in qualche modo si sono occupati di me, dal sottosegretario alla Presidenza alla maggior parte dei ministri - ha detto con ironia l'ex pm del pool Mani Pulite -. Non so se devo essere orgogliosa di questo oppure anche in pensione devo preoccuparmi". Nessun riferimento invece al ministro della Giustizia Carlo Nordio, celebre per alcune sue dichiarazioni contro gli eccessi di Tangentopoli. "Su alcuni aspetti e valori non esistono destra, sinistra né partiti politici - conclude la Boccassini -: considerare il prossimo, la solidarietà verso l'altro, il rispetto verso il trauma dell'aborto devono essere valori comuni".

 

 

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