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Iolanda Apostolico, "tutela contro il governo": l'atto formale di 13 toghe

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Lo scontro tra la magistratura e il governo sul caso di Iolanda Apostolico entra nella "fase 2". Dopo le dichiarazioni ostili, è stata infatti depositata al Comitato di presidenza del Csm la richiesta, firmata da 13 togati, di aprire una pratica a tutela del giudice di Catania, criticata da Giorgia Meloni e da Matteo Salvini per la sua decisione di non convalidare il trattenimento di tre migranti nel Centro di Pozzallo, "smontando" di fatto il decreto del governo.

Una sentenza che ha "lasciato basita" la premier e che ha fatto annunciare al leader della Lega che si chiederà conto dell'operato della giudice in Parlamento, perché "i tribunali sono un luogo sacro, non della sinistra". 

"Le dichiarazioni espresse da esponenti del governo e della maggioranza parlamentare a commento della non convalida di provvedimenti di trattenimento esprimono una preoccupante visione delle prerogative di verifica di legalità esclusivamente attribuite alla magistratura e ne minano l'indipendenza e l'autonomia", scrive a tal proposito la Giunta dell'Anm in un documento. "Il controllo giurisdizionale sui provvedimenti che limitano la libertà personale è principio costituzionalmente garantito e patrimonio irrinunciabile di uno Stato di diritto".

"L'esercizio della giurisdizione - prosegue il sindacato delle toghe - è compito primario della magistratura ed è indifferente a qualunque logica di conflitto tra istituzioni. La critica ai provvedimenti giudiziari deve potersi muovere nel perimetro del rispetto reciproco delle istituzioni e delle rispettive prerogative, mentre la loro eventuale censura non può che passare attraverso i rimedi approntati dall'ordinamento". Nel "riaffermare questi principi, da ritenersi basilari in ogni moderna democrazia liberale", l'Anm esprime "sostegno alla collega Iolanda Apostolico".

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