Carlo Nordio non usa troppi giri di parole. Il destinatario? La Cassazione. Quest'ultima, infatti, ha bocciato il decreto Sicurezza per - a detta dei giudici - criticità nel merito e nel metodo. Un intervento definito dal ministro della Giustizia "irreverente verso il presidente della Repubblica", Sergio Mattarella, "perché contiene critiche radicali sul decreto sicurezza, sia sulla sua necessità ed urgenza, sia sui suoi contenuti, ritenuti manifestamente incostituzionali". Eppure, fa notare il Guardasigilli in un'intervista al Messaggero, "se così fosse, il presidente sarebbe stato il primo a rilevarli, e invece non l'ha fatto". Ecco allora che "la Cassazione, come supremo organo giurisdizionale, non ha detto proprio nulla e se lo avesse detto, senza esser investita di un ricorso, avrebbe commesso un sacrilegio".
Il motivo è chiaro: "L'ufficio del massimario della Cassazione ha competenza soltanto nel raccogliere le massime di giurisprudenza, in modo da fornire anche ai giudici di merito un'adeguata informazione e un indirizzo possibilmente omogeneo. Se redige delle relazioni sulle novità normative può farle solo sotto un profilo di tecnica redazionale, perché non ha nessuna legittimazione a pronunciarsi in via preventiva sulla costituzionalità delle leggi, e tantomeno sul loro contenuto politico. Questo è un vero oltraggio al Parlamento sia pur espresso nel linguaggio aulico del giuridichese".
Per queste ragioni, prosegue, "io mi sono dichiarato incredulo proprio perché non immaginavo una simile interferenza. Ma in realtà sono abituato a certe esondazioni di alcuni ex colleghi. Quello che mi ha stupito è stato l'atteggiamento dell'opposizione, che non si è accorta di quanto sia stata umiliante un'adesione pronta e incondizionata a un intervento che scavalca la stessa politica. L'opposizione ha tutto il diritto, e anche il dovere, di criticare in modo severissimo le nostre iniziative. Ma in questo modo manifesta una subordinazione pavloviana, che riduce la sua funzione al rango di portavoce gregario di un gruppo di studio di togati".