Nordio contro le toghe: "Verranno umiliate, perché ho paura"

sabato 2 agosto 2025
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Un avvertimento alle toghe (rosse): si vanno a schiantare. E per questo motivo il ministro della Giustizia Carlo Nordio si dice "preoccupato". Secondo il Guardasigilli, intervistato da Repubblica, i toni usati da opposizione e "parte della magistratura" hanno reso "difficile un confronto" sulla separazione delle carriere, e il referendum rischia di trasformarsi in una "umiliazione" delle toghe.

"Ho paura di vincere il referendum, dopo un dibattito cruento che veda coinvolta la magistratura. Perché se questa si accodasse alla politica, o peggio ne guidasse la carica, una sconfitta sarebbe un'umiliazione che inciderebbe sulla sua credibilità, già pericolosamente crollata. E da cittadino e da magistrato non me lo auguro". Per il ministro "la giustizia è lacrime e sangue e non può essere strumentalizzata a fini elettorali".

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Per quanto riguarda la sentenza della Corte Ue sui paesi sicuri dove poter rimpatriare i migranti, sinistra, Associazione nazionale magistrati e Ong varie hanno letto la pronuncia della magistratura europea come una sconfessione della politica migratoria del governo, con il patto con l'Albania in prima fila.

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Nordio però nega con forza questa interpretazione: "La sentenza riconosce come legittimo ciò che abbiamo fatto: cioè designare tramite un atto legislativo un Paese terzo come 'Paese di origine sicuro'". Quindi aggiunge che certamente i giudici hanno il potere di controllare i provvedimenti ma "quel sindacato deve essere effettivo e motivato. Il giudice deve accertarsi dell'affidabilità delle informazioni su cui fonda il suo convincimento, di cui deve fornire adeguata motivazione. E questo non si può dire sia sempre avvenuto. Non è un dettaglio

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