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Anche Draghi boccia Monti:"Più tagli e meno tasse"

Andrea Tempestini
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  Mario Draghi, a pochi minuti dall'inizio dell'Eurogruppo di Bruxelles, ha preso parola in un'audizione al parlamento Europeo. Il governatore della Bce ha spiegato che "Continuiamo a prevedere un'attività economica in ripresa graduale con uno slancio minimo". Il numero uno dell'Eurotower ha aggiunto: "Nel secondo trimestre si è registrato un indebolimento della crescita e un'incertezza maggiore". Anche in questa ottica ha aggiunto Draghi "è cruciale perseverare in riforme coraggiose e necessarie". Secondo il governatore dell'istituto di Francoforte, però "l'euro resterà e la zone euro compirà i passi necessarli per garantirlio". Secondo Draghi, infine, "non ci sono scorciatoie per creare una  unione monetaria solida e stabile", senza "muovere in avanti verso una condivisione di sovranità in materia di bilancio, finanziaria ed economica".  "Più tagli e meno tase" - Sulla situazione italiana, Draghi ha sottolineato il suo apprezzamento per alcune delle riforme condotte finora dal governo italiano, inclusa la riforma del mercato del lavoro. Il presidente della Bce ha poi indicato che rispetto a novembre molti progressi sono stati fatti nel consolidamento dei conti e nelle riforme strutturali seppure ancora non se ne vedano i benefici. Draghi ha spiegato che i benefici non sono visibili anche perché le misure sono state applicate da poco e in alcuni casi devono ancora essere applicate dopo essere state approvate. Ma per monti non ci sono soltanto carezze, perché pur apprezzandole misure contenute nella spending review, il governatore spiega che è il momento di "riorientare il consolidamento verso un aumento dei tagli alla spesa e la riduzione della pressione fiscale". Il messaggio inviato a Monti è chiaro: sui tagli non è stato fatto abbastanza mentre le tasse, in Italia, sono da tempo a livelli non più sostenibili.  

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