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Mafia Capitale, Melandri inguaiata dal commercialista della banda: creò la sua fondazione

Nicoletta Orlandi Posti
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"Sono addolorata ma anche furiosa per quello che sta accadendo". Giovanna Melandri viene tirata ancora una volta dentro l'inchiesta Mafia Capitale. Il suo nome viene associato a quello di Luca Odevaine (arrestato per corruzione e associazione mafiosa) non solo per via della parentela che li lega, ma anche perché ai tempi lo scelse come come consigliere al Ministero della Cultura. Ma c'è di più. Il commercialista di Giovanna Melandri, nonché il socio fondatore della sua organizzazione, la "Human Foundation", è considerato dagli inquirenti uno dei professionisti che riciclavano all'estero il denaro sporco della Cupola romani. Stefano Bravo, avrebbe un ruolo chiave nella banda della Terra di Mezzo: ha contatti costanti con Luca Odevaine, gestisce i suoi conti, porta i soldi in Svizzera, fa altri viaggi per conto dell' organizzazione. Adesso si scopre che aveva un incarico importante anche nella "Human" visto che ha contribuito a farla nascere. Ieri, rivela il Corriere, improvvisamente la sua foto e il suo curriculum sono stati rimossi dal sito Internet ufficiale. Ma nessuno può negare quanta importanza abbia avuto e infatti Melandri chiarisce a Fiorenza Sarzanini: "È il mio commercialista da quindici anni. Sono addo-lorata ma anche furiosa per quanto sta accadendo. L' 8 dicembre gli abbiamo inviato una lettera per chiedergli di lasciare ogni incarico, sia pur nella speranza che possa chiarire la propria posizione. Gli abbiamo scritto che la nostra principale preoccupazione è il danno per la fondazione che nasce sul presupposto della totale trasparenza e innovazione nelle politiche sociali". Nega invece che abbia svolto attività per il Maxxi, il museo d'arte contemporanea di Roma del quale Melandri è presidente: "Nessun contatto, mai".

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