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Sergio Mattarella, è lui il vero obiettivo della guerra tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio

Cristina Agostini
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Le grandi manovre per il successore di Sergio Mattarella sono iniziate. E' lui il vero obiettivo della sfida tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini: chi eleggerà il prossimo presidente della Repubblica. Se non si va a votare prima sarà questo Parlamento che però è a maggioranza grillina, con la Lega in minoranza, al contrario di quanto è uscito dalle elezioni europee. La domanda ora è: Salvini vorrà lasciare a Di Maio la scelta per il prossimo settennato del capo dello Stato? Rivela La Repubblica in un retroscena che nell'agenda occulta del governo giallo-verde il tema è proprio questo. Mentre si parla di scadenze imminenti, della legge di Bilancio di scontri, smentite e tensioni varie, si stanno preparando gli eserciti per il post Mattarella. Se il presidente andasse a scadenza naturale di legislatura l'attuale Parlamento arriverebbe al 2023. Il settennato del presidente, eletto a gennaio 2015, scade nel gennaio del 2022. Leggi anche: "Ora basta fare il ragioniere". Cosa non torna su Mattarella: Csm, quei sospetti di Di Pietro Ergo, sarebbe questo Parlamento a scegliere il prossimo presidente. Al momento i rapporti fra Lega e Cinque Stelle sono Lega al 17 per cento, Cinque Stelle al 32. Ma dalle europee il risultato è ribaltato: Lega 34 per cento, Cinque Stelle 17. Normale che in queste condizioni Salvini non voglia regalare all'alleato pentastellato la scelta del prossimo capo dello Stato. Quindi deve andare al voto prima. Mattarella nei sei mesi che precedono la fine del mandato, il cosiddetto semestre bianco, non può sciogliere le Camere. Da agosto 2021 non sarà più possibile votare. Se non si vuole votare in estate la Lega dovrebbe dunque provocare una crisi di governo e andare alle urne fra l'estate del 2020 e i primi mesi del 2021.

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