Gianfranco Fini apre di nuovo all’islam: Ci sono"basi solide per poter dialogare" con il mondo musulmano”, sottolineail presidente della Camera, aprendo a Montecitorio la conferenza ‘Ilconsolidamento del dialogo tra l'Occidente e il mondo musulmano’, nell'ambitodelle Giornate del Consiglio di cooperazione dei Paesi arabi del Golfo. Fini siè detto certo che “un'azione comune possa costituire per tutto il mondo unpunto di riferimento capace di affrontare, sul piano internazionale, le piùgravi crisi regionali e quindi favorire, sul piano interno, la convivenza el'integrazione”; la religione, d’altra parte, "è amore, umanità,spiritualità: è sentire le affinità, non evidenziare le differenze”. La suafinalità è tendere ad associare, non a dividere. L’integralismo, l’odio e ilrazzismo sono la negazione della religione". “Nell'etàdella globalizzazione, dell'interdipendenza e delle migrazioni, le civiltà, lereligioni, le culture - ha proseguito Fini - sono una ricchezza insostituibileperché sono il contraltare dell'omologazione e del pensiero unico.Globalizzazione non può significare pensiero unico. La mediazione politica puòcontribuire a superare la cultura della paura e del sospetto, ma anche quelladella disperazione e del rancore. Occorre però preventivamente sgombrare ilcampo da una serie di equivoci e di malintesi che hanno sinora rappresentatomotivi di incomprensione ed hanno ridotto le potenzialità del dialogo”. “Dalpunto di vista occidentale, credo che il confronto con il mondo musulmano abbiasofferto dell'andamento dei processi di secolarizzazione del XX secolo chehanno delineato un modello di Stato laico e di diritto assolutamenteimprescindibile nella società contemporanea, ma hanno talora indotto asvalutare la dimensione religiosa dell'agire umano. In Europa la riduzionedell'esperienza religiosa a vicenda privata di coscienza - anche se contrastatadalla Chiesa cattolica- ha reso più difficile comprendere la portatadell'islamismo nella società. Infine, è stata a lungo ignorata, se non negata,la frustrazione politica vissuta dal mondo arabo rispetto all'epoca dellacolonizzazione”. La terza carica dello Stato spiega che non è un caso che"le tre religioni del libro condividano il valore centrale della personaumana nel suo rapporto con il Dio unico". "La storia delle relazionitra l'Occidente e il mondo musulmano conferma che la fede religiosa è statacausa di guerre e di conflitti non per ragioni sue proprie, ma perchéutilizzata e strumentalizzata nel corso dei secoli a fini politici diespansione e di egemonia - continua Fini - gli attacchi del terrorismofondamentalista, che non hanno risparmiato nessuna parte del mondo sono statil'ultima mistificazione in cui la religione è stata invocata a sostegno di unavolontà di sopraffazione". "Il cinico e criminale pianodell'estremismo non è però riuscito", continua Fini puntualizzando che,"all'indomani dell'11 settembre, il mondo si è ritrovato più unito esolidale. E' stata smentita la teoria di un inevitabile conflitto tra leciviltà in cui l'Occidente e l`Islam si sarebbero dilaniati".