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Roma, il piccolo rom venduto e stuprato: non solo elemosina e botte, choc a San Basilio

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Non solo sfruttato per raccogliere il ferro e chiedere l'elemosina, ma anche abusato sessualmente. La vicenda del bambino di undici anni, denunciata dal quotidiano Leggo, che subiva violenze e botte dalla madre e dal fratello, si connota di particolari sempre più agghiaccianti. Il bimbo, infatti era anche oggetto di attenzioni sessuali da parte di un amico della madre a cui la donna lo affidava in cambio di soldi.

 

 

I carabinieri hanno indagato l'uomo a cui hanno sequestrato il telefono cellulare per verificare la presenza eventuale di materiale pedopornografico. Nel campo nomadi abusivo, nel quartiere romano di San Basilio, "abitano ancora molti bimbi che vivono in mezzo a ratti, rifiuti, spaccio di droga, prostitute anche minorenni che entrano ed escono dal campo con i loro protettori", scrive emilio Orlando su Leggo.

 

 

 

"La magistratura indaghi velocemente, non è concepibile negare in questo modo l'infanzia, la scuola, la spensieratezza e lo svago a un bambino", è stato il commento della presidente della commissione parlamentare per l'Infanzia e l'adolescenza, Licia Ronzulli. "Una storia atroce, che riguarda troppi minori innocenti utilizzati dalle loro famiglie per portare soldi sporchi. Mi auguro che questa signora paghi duramente", le parole di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia. "Una storia orrenda. Sia fatta giustizia! - il commento di Matteo Salvini sulla pagina Facebook. Infine il candidato sindaco del centrodestra a Roma, Enrico Michetti, che ha definito la situazione dei campi nomadi "molto grave e fuori controllo".

 

 

 

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