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Timbravano e se ne andavanoIndagati 7 impiegati comunali

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Affidavano a rotazione i cartellini di ingresso ai colleghi, facendoli timbrare. Il giorno successivo "restituivano il favore"

Matteo Legnani
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Sono accusati di truffa aggravata ai danni del Comune di Genova sette impiegati che sono stati sorpresi dagli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della polizia municipale a timbrare il cartellino e allontanarsi per intere giornate dal posto di lavoro. Gli indagati appartengono al servizio "Termotecnico" e alla Divisione territoriale III Bassa Valbisagno, entrambe facenti capo all'assessorato alle Manutenzioni. L'indagine, coordinata dal pm Massimo Terrile, aveva preso le mosse da una segnalazione interna. Gli accertamenti hanno portato gli inquirenti a scoprire che la truffa si protraeva da anni. Gli impiegati indagati, secondo quanto appreso, affidavano a rotazione i propri cartellini elettronici di ingresso ai colleghi, facendoli timbrare senza neanche presentarsi al lavoro. Il giorno successivo "restituivano il favore". I loro ruoli erano di cooordinamento, si occupavano del persone del settore musei, del laboratorio di falegnameria, della manutenzione degli impianti tecnici. Sono tutti uomini dell'età compresa tra 53 e 55 anni. Nei loro uffici e nelle aree di lavoro nei giorni scorsi sono scattate le perquisizioni. Il personale della polizia municipale ha sequestrato documenti relativi ai turni di lavoro, alla registrazione delle presenze, al lavoro svolto. Il materiale è ora a disposizione della procura e sarà analizzato per chiarire le singole responsabilità. L'ufficio di riferimento dove avvenivano le "timbrature" irregolari è quello di via Oristano, nel quartiere di San Fruttuoso.

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