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Avvistato il diavolo nel VaresottoIl cardinale Scola manda gli esorcisti

Nella terra d'origine delle Bestie di Satana l'arcivescovo di Milano apre un call center per le segnalazioni sul Maligno

Nicoletta Orlandi Posti
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di Cristiana Lodi Il serpente. La bella Elisabetta era preoccupata per il serpente. L'avevano appena  trascinata in cella con un sospetto terribile e una condanna che, poi, sarà di 22 anni. Ma lei, in carcere, pensava al pitone vivo rimasto nello chalet del delitto. Sicuramente, diceva Elisabetta Ballarin a sua madre, qualcuno lo avrà preso e lo avrà portato in laboratorio, per vedere se nel suo corpo potevano esserci residui di carne umana. Del resto il volto della vittima era talmente straziato che i magistrati inquirenti avevano subito pensato a un rito satanico. E questo era soltanto uno degli orrori che avevano punteggiato la storia delle cosiddette Bestie di Satana. Un gruppo di assassini seriali, obnubilato dalla droga e dalla musica heavy-metal, che ha seminato sangue nel Varesotto. In nome di Belzebu. Sangue e teste di caprone a sostituire il quadro della Madonna in camera da letto, poi muri dipinti di nero come le candele, croci rovesciate e amori satanici, sono stati lo scenario di una catena di omicidi e suicidi indotti. Dal  2004 fino alla sentenza di Cassazione del 2007, questi fattacci hanno occupato le pagine della cronaca italiana e straniera, colpendo  profondamente l'opinione pubblica. La notizia dei misfatti commessi dalle Bestie era stata riportata perfino dalla Bbc, che li aveva definiti tra i crimini più scioccanti e sovrumani del primo dopoguerra.  È proprio qui nel Varesotto, dove ancora la memoria di quelle atrocità è vivissima, che l'arcivescovo di Milano Angelo Scola, ha inviato tre esorcisti: monsignor Attilio Cavalli, don Mario Motta e don Pierluigi Zaffaroni. Tutti fanno base al Santuario di Saronno e per meglio fronteggiare il demonio, la curia milanese ha loro messo a disposizione un call center. Funziona nei giorni feriali dalle 14 e 30 alle 17; e risponde allo 02 8556457. In realtà l'arcivescovo Scola, per fermare l'invasione di Satana in Lombardia, di prelati specializzati nella lotta al maligno, ne ha dislocati una dozzina su tutta la diocesi. Ma il pool più consistente lo ha mandato proprio nel Varesotto, con Saronno che è diventa la città con la più alta densità di esorcisti. E poco importa che i fedeli si guardino con sospetto: a testimoniare che il lavoro non manca, resta il fatto che la Curia abbia raddoppiato il numero degli addetti al “vade retro” proprio lì. Così torna alla mente la storia nera del pitone, degli omicidi di Mariangela Pezzotta (nel gennaio 2004) che aveva 24 anni, e quello di Chiara Marino e Fabio Tollis che di anni ne avevano 17 e 16. Loro due furono trovati in una fossa a Somma Lombardo nel 2006, a distanza di otto anni dal duplice delitto. Tutte le vittime  erano “colpevoli”, conclusero i pm di Busto Arsizio, di avere tentato di uscire dalla setta delle Bestie di Satana. Il capo era Andrea Volpe: il primo a pentirsi e a confessare i crimini. Poi c'erano Nicola Sapone che ordinava gli omicidi e ha preso due ergastoli, Paolo Leoni detto Ozzy (ispirato al cantante Ozzy Osbourne) considerato il leader carismatico della setta. La polizia lo fermò mentre camminava sui binari della metropolitana in preda a deliri. Gli altri condannati si chiamano Andrea Zampollo e Mario Maccione (non hanno mai confessato), il secondo avrebbe contribuito all'omicidio di Chiara Marino dato che, essendo il medium del gruppo, aveva fatto intendere ai compari che la ragazza incarnasse la Madonna. Deliri e delitti  commessi per una vocazione satanista piuttosto confusa, ma che dava sfoggio all'uso di pentacoli, simboli esoterici, patti di sangue, prove di coraggio consistenti nell'infliggere dolore fisico; poi e raffigurazioni del numero della bestia dell'Apocalisse. Le condanne vanno dai 22 anni al doppio ergastolo. La scoperta della setta ha spinto i magistrati a fare collegamenti con casi irrisolti di delitti e sparizioni misteriose nella zona delle Bestie. Si era parlato di diciotto fra omicidi e suicidi sospetti tra i quali quelli di due ragazzi che  volevano abbandonare la banda: Andrea Bontade e Cristian Frigerio. A oggi però non è stata aperta nessuna nuova inchiesta. In compenso, nelle campagne del Varesotto dove il terrore e Belzebu hanno imperversato, è stata insediata una concentrazione di esorcisti. Si apprende che a Saronno le richieste sono numerose, nonostante sembri che il diavolo c'entri poco. Difficile tracciare un identikit degli utenti dei prelati scaccia-demonio. Si sa invece che gli esorcisti mandati da monsignore si trovano spesso alle prese con individui toccati da turbe psichiche. Così più che il prete urge il dottore.   (ha collaborato Massimo De Angelis)

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