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Processo Tarantini, la ragazza testimone: "Con Berlusconi solo carezze e preliminari, niente sesso. Mi ha portato il caffè in camera"

Nicoletta Orlandi Posti
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Con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ci furono «abbracci, baci sul viso, carezze, effusioni a livello superficiale, tipo preliminari, senza atti sessuali». Così Vanessa Di Meglio, che sta deponendo come testimone davanti al Tribunale di Bari, nel processo a Giampaolo Tarantini e ad altre sei persone, il primo in particolare accusato di associazione a delinquere finalizzata a induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il riferimento è alla serata del 5 settembre del 2008 e alla notte trascorsa a Palazzo Grazioli a Roma, per una cena alla quale era stata invitata proprio dal suo amico Tarantini, che le pagò il viaggio da Parigi, il taxi dall'aeroporto all'hotel e poi a palazzo Grazioli e anche il pernottamento in albergo. Il caffè in camera portato dal Cav - Durante la cena, a cui parteciparono una ventina di persone, la teste, che è anche parte lesa, riconobbe solo «George Clooney e Eva Cavalli», ha detto Di Meglio. Tarantini lasciò Palazzo Grazioli senza poi rispondere al telefono e a diversi sms che provò a mandargli. Queste effusioni sarebbero avvenute in una stanza-ufficio di Berlusconi, su un divano e alla presenza di altre due ragazze che l'avrebbero invitata ad andare lì, dal premier, dopo che si era sistemata in una camera da letto riservatale nell'edificio. Inoltre durante la cena Berlusconi, oltre a scherzare e cantare, ogni mezz'ora avrebbe regalato «oggetti di bigiotteria e foulard alle donne e cravatte agli uomini». Il mattino dopo, molto presto, Berlusconi le avrebbe portato il caffè in camera. Infine, secondo quanto riferito dalla teste, sarebbe tornata all'Hotel De Russie di Roma quindi in aereo a Parigi. La Di Meglio ha parlato anche di una seconda cena a palazzo Grazioli, a casa di Berlusconi, che sarebbe avvenuta in epoca successiva alla prima, in occasione di uno spettacolo del Bagaglino. Gli altri incontri - Vanessa Di Meglio ha risposto anche alle domande su due precedenti incontri che avrebbe avuto con l'ex vice presidente della giunta regionale della Puglia e assessore allo sviluppo economico Sandro Frisullo, in entrambi i casi a Giovinazzo, in provincia di Bari, a casa di Tarantini che le avrebbe pagato i viaggi da Parigi. Il primo sarebbe avvenuto nel 2007. Dopo un iniziale titubanza, ha ricordato l'episodio, anche se non il nome dell'uomo politico, ma anche in questo caso ha detto che, a un certo punto, sarebbe stata lasciata da Tarantini da sola con l'ospite per circa un'ora. La teste ha parlato di avance da parte di Frisullo che, a suo dire, non sarebbero state ricambiate, anche se in precedenza ai carabinieri aveva parlato «di scambi di effusioni», come le hanno ripetutamente ricordato i pm dell'accusa.  Comunque «nessun rapporto sessuale», ha precisato. La teste, che ha definito «poco gratificante» l'atteggiamento dell'amico Tarantini, ha riferito di non ricordare un secondo incontro con Frisullo che sarebbe avvenuto a Giovinazzo, l'anno successivo, cioè nel 2008.  Prossima udienza -  All'inizio della seduta per quanto riguarda la testimone Terry De Nicolò, su proposta dell'accusa, e con il consenso delle difese, si è deciso di acquisire le dichiarazioni rilasciate in tre occasioni alla polizia giudiziaria, durante le indagini preliminari, a maggio e giugno 2009. Per questo la deposizione non è stata effettuata. Assente la terza testimone, Sonia Carpentone.  La prossima udienza si terrà il prossimo 27 novembre alla 15. Saranno chiamate a testimoniare Patrizia D'Addario, Barbara Montereale e Chiara Guicciardi. 

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