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Mafia Capitale, D'Agostino: "Si vendono anche per un gelato"

Eliana Giusto
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Lui la Capitale la conosce bene, i bassifondi, i salotti, la Roma "cafonal". Ma Roberto D'Agostino, fondatore del sito di gossip e politica Dagospia, riesce ancora a stupirsi. In una intervista al Giorno, spiega: "Questa è una città in cui il capo della Banda della Magliana era sepolto in una basilica del centro. Dopo quello tutto è possibile". Una "parte di Roma è "sempre stata in mano alla malavita", "via Veneto è loro, Campo dei fiori, pure". Per due lire - A stupire D'Agostino è il fatto che "questo Buzzi uno con un passato criminale che finisce ai vertici di una organizzazione di quel tipo, una cooperativa che gestiva tutti quei soldi. E poi mi stupiscono le cifre". Troppi soldi? Il contrario: "C'era gente a libro paga per qualche migliaio di euro al mese, alcuni per settecento". E il motivo non è la crisi, secondo D'Agostino, ma "la corruzione si è così allargata che è arrivata a livelli ridicoli. Si fanno corrompere pure per una Coppa del nonno. Si vendono tutti". La profezia - Soprattutto, profetizza il papà di Dagospia, "a quello che so io siamo solo all'inizio. Verranno fuori altre carte. Ci sono implicati molti delle forze dell'ordine, verranno fuori altri che hanno fiancheggiato la banda Carminati sapeva dell'inchiesta. Quella è gente che ha referenti a livelli altissimi, in tutti i posti. ne vederemo delle belle".      

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