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Papa Bergoglio: donne, preti e divorzio

Lucia Esposito
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Le donne, i preti, gli abusi sessuali, la Cina. Il Tempo sintetizza i tantissimi temi che Papa Francesco ha affrontato sull'aereo di ritorno dal viaggio in Usa. Sulle donne prete spiega che "non si può fare, Sa Giovanni Paolo II lo ha detto chiaramente ma non perché le donne non ne abbiamo la capacità. Nella Chiesa sono più importanti le donne che gli uomini. Perché la Chiesa è donna, è la sposa di Cristo, e la Madonna è più importante dei Papi, dei vescovi, dei preti. Una cosa devo riconoscerla: siamo in ritardo nell' elaborazione di una teologia della donna. I migranti - Il Papa ha affrontato anche l'emergenza dei migranti: "È una crisi che dura da anni perché le guerre da cui la gente fugge si combattono da anni. L' Europa è in difficoltà mai muri non sono soluzioni se una persona ha fatto il male, è cosciente di ciò che ha fatto e non chiede perdono, io chiedo a Dio che lo tenga in conto, io li perdono ma lui non riceve il perdono perché è chiuso. Il perdono - Tutti siamo obbligati a perdonare, perché tutti siamo perdonati. Un' altra cosa è ricevere il perdono (...) Non tutti possono riceverlo, non tutti lo sanno ricevere o sono disposti a riceverlo. E così si spiega perché c' è gente che finisce male la propria vita e non può sentire la carezza di Dio. Comprendo che le famiglie possano non perdonare: prego per loro, non le giudico. Le comprendo. Una volta una donna mi ha detto: quando mia madre scoprì che mi avevano abusato, ha bestemmiato contro Dio, ha perso la fede ed è morta atea. Io la comprendo questa donna. E Dio, che è più buono dime, la comprende. Sono sicuro che questa donna Dio l' ha accolta, perché quello che è stato abusato, manomesso era la sua propria carne, la carne di sua figlia. Ma lo comprendo.Non cerco di dirle che deve perdonare, prego e chiedo a Dio, che è un campione per trovare vie di perdono". I ricordi - Il Pontefice si lascia andare anche a riflessioni personali su quello che prova tutte le volte che lascia un Paese che ha visitato: "Questo è un po' personale (...) mi vengono alla mente gli sguardi di tanta gente e mi viene voglia di pregare per loro e dire al Signore: io sono venuto qui per fare del bene, forse ho fatto del male, perdonami. Ma custodisci tutta quella gente che mi ha guardato, che ha sentito le cose che ho detto, anche quelli che mi hanno criticato. Il discorso è un po' personale, questo non si può dire sui giornali... Nozze e divorzio - "Il matrimonio quando è sacramento, è indissolubile e questo la Chiesa non lo può cambiare, è dottrina, è un sacramento indissolubile. Il procedimento giudiziario serve a provare che quello che sembrava sacramento non era sacramento, per mancanza di libertà, di maturità, per malattia (...) Adesso non è tanto comune, ma in certi settori della società sì, per esempio a Buenos Aires, che si faccia il matrimonio con la fidanzata incinta. Io ai sacerdoti consigliavo, ma con forza, quasi proibivo di celebrare il matrimonio in queste condizioni. Li chiamiamo matrimoni di fretta (riparatori, ndr) per salvare le apparenze. Alcuni di questi vanno bene, ma non c' è la libertà. Altri vanno male, si separano, dicono: siamo stati costretti a sposarci per coprire questa situazione. E questa è una causa di nullità". Sul tema delle seconde nozze, i divorziati in seconda unione: leggete l'  Instrumentumlaboris, il documento che si presenta alla discussione del Sinodo. A me sembra un po' semplicistico dire che la soluzione per questa gente sia che possa fare la comunione. Non è l' unica soluzione. Io ci penso tante volte: per diventare prete c' è una preparazione di 8 anni. Per sposarsi per tutta la vita si fanno quattro incontri di corso prematrimoniale. C' è qualcosa che non va Mail divorzio cattolico non esiste, la nullità viene riconosciuta se il matrimonio non c' è stato. Ma se c' è stato, è indissolubile. Questo è chiaro. .

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