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Caos multe, da lunedì nessuno le riscuote

Il decreto Sviluppo ha stabilito che il compito non sarà più di Equitalia. Ma 2mila Comuni italiani non si sono organizzati in tempo utile

Andrea Tempestini
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  Duemila Comuni italiani, sugli ottomila totali, tra pochi giorni - per la precisione da lunedì, 20 maggio - non sapranno più chi dovrà riscuotere le multe. Equitalia, infatti, non lo farà più, e molte città e cittadine non si sono organizzate per tempo, nonostante tutti sapessero della scadenza prevista nel decreto Sviluppo, che farà cessare le attività di Equitalia nei servizi di riscossione per gli enti locali. Così una miriade di automobilisti non potranno nemmeno pagare le contravvenzioni ricevute e, ovvio, i Comuni non potranno incassare i soldi dovuti. In buona sostanza, diverse multe potrebbero diventare carta straccia, con un considerevole danno per le casse pubbliche. Il misfatto riguarda solo le multe accertate dalla polizia locale: le altre sono di competenza statale e non rientrano in questa casistica. Ma oltre alle contravvenzioni il "buco" riguarda anche le tasse comunali, tra le quali quella sui rifiuti. In sostanza si parla di un potenziale bacino di mancate entrate pari a 1,4 miliardi di euro.   

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