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La crisi cambia le ferie:addio bollino nero, ora si parte solo per il weekend

Nicoletta Orlandi Posti
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Chi ha la fortuna di partire ques'anno per le ferie lo farà senza doversi troppo preoccupare delle lunghe file sotto il sole, in una automobile rovente carica di bagagli. Con la crisi addio infatti alle giornate da bollino nero, quelle durante le quali era vivamente sconsigliato di mettersi in viaggio per non aggravare ulteriormente la situazione, ma soprattutto per non arrivare distrutti alla meta dopo ore e ore di incolonnamento. Quest'anno, per la prima volta, Viabilità Italia, il Centro di coordinamento del Viminale che si occupa della gestione delle situazioni di crisi legate alla circolazione stradale non ha previsto nessuna giornata di traffico record, cioè con code di chilometri su tratti lunghissimi e tempi di percorrenza tra Nord e Sud maggiorati di ore. Questo perché è finito il grande esodo estivo, sono finite le vacanze lunghe, a favore di quelle mordi e fuggi, scaglionate nei diversi fine settimana.  Il cambio di abitudini degli italiani a seguito della grave crisi che stiamo attraversando lo rivela anche un'analisi della Coldiretti basata su un' indagine di Ipr marketing: rispetto allo scorso anno quasi 2 milioni di italiani rinunciano a partire a luglio, che resta comunque il mese più scelto dalle famiglie (lo preferisce una su 3) per le ferie 2013, per il semplice fatto che consente di risparmiare un po' rispetto all'altissima stagione. E in tutto il periodo estivo saranno meno di 32 milioni gli adulti che si concederanno almeno un giorno di vacanza fuori casa. Si taglia sulla durata della vacanza (lo fa il 25%) e sulla distanza delle mete (32%), e in tanti vanno alla caccia dei saldi con le offerte last minute. Il 18% parte in bassa stagione, mentre solo il 34% dichiara che non modificherà le proprie abitudini. Tra le spese da tagliare in vacanza per far quadrare i conti, ci sono per il 33% quelle dei divertimenti come cinema, parchi giochi, discoteche, ma c'e' anche un consistente 25% che abbassa il livello degli alloggi scelti, rinunciando ad una stella o più. Il Condacon segnala inoltre rincari a due cifre in Italia nel settore vacanze segnalando gli aumenti di trasporti e pacchetti vacanza, certificati anche dall'Istat. A giugno i prezzi dei traghetti sono aumentati del 13,1% sul mese precedente, mentre i biglietti aerei hanno subito rincari del 16,1% rispetto allo scorso anno - spiega il Codacons - Non va meglio sul fronte dei pacchetti vacanza, dove gli aumenti sono del +12,8% sul mese precedente, e +4% rispetto al 2012.  Tutto questo costringerà  il 55% dei cittadini, ossia 33 milioni di italiani, a non andare in villeggiatura. Chi lo farà spenderà comunque meno.  La Coldiretti rivela che nell'estate 2013 la ricerca del risparmio spinge ad individuare soluzioni alternative anche per quanto riguarda i pasti. E così si scopre che per quasi un italiano in vacanza su tre (32%) si organizzerà con un pranzo a sacco, cibo da preparare da solo da portare in viaggio, in spiaggia, in montagna o durante le visite nelle città d'arte. 

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