Rc auto, la guida per risparmiare 400 euro all'anno. Tsunami di rincari in tutta Italia: chi paga di più
Scampare agli aumenti dell'assicurazione auto è possibile, anzi doveroso visto che ormai le compagnie assicurative sono tornate alla carica dopo alcuni anni di apparente concorrenza. Le brutte notizie non finiscono mai per gli automobilisti italiani. Appena rientrati dalle ferie estive, sono arrivate a raffiche tutte le multe e le cartelle esattoriali congelate ad agosto, per non parlare dei rincari del carburante infilati strategicamente nei giorni da bollino nero per gli esodi estivi. L'autunno ormai vuol dire rincari della Rc auto, fino al 12,99% secondo i dati di Facile.it, un balzo del 9,14% a semestre che ha portato la quota media nazionale a 577,50 euro. Le strade per risparmiare sono varie e per fortuna oggi non mancano gli strumenti per orientarsi in pochi passi. Vengono incontro all'automobilista i vari siti di comparazione prezzi, a cominciare da facile.it, passando per segugio.it, cercassicurazioni e mybestoption. Inserendo i propri dati è possibile ottenere una panoramica sulle tariffe presenti sul mercato, almeno per farsi un'idea di massima. Una volta individuata quella più conveniente, meglio comunque chiedere un preventivo preciso, che chiarisca per esempio se la cifra si riferisca al primo anno in forma promozionale. Il preventivo, che non deve essere vincolante, è utile anche per contrattare eventualmente il rinnovo della polizza in corso con il proprio assicuratore di fiducia. Non sempre però il prezzo più basso significa miglior convenienza. Nella richiesta di preventivo si possono anche evitare servizi come il furto e incendio, nel caso in cui l'auto sia talmente vecchia quasi da sperare in furto per passare a un nuovo modello. Spesso però la voglia di risparmiare spinge a escludere la copertura assicurativa del passeggero. Un risparmio un po' azzardato che vale la pena evitare spendendo qualche euro in più. Analizzando con attenzione le offerte che il mercato può offrire consente di risparmiare fino al 50% in un anno. Una riduzione che può diventare decisiva per evitare di sborsare oltre un migliaio di euro all'anno, soprattutto per chi è residente nelle regioni del Sud Italia, tra le più penalizzate sulle tariffe. In testa alle regioni con la Rc auto più cara c'è sempre la Campania, dove i rincari sono stati di almeno il 20,78%, toccando una quota media di oltre 900 euro all'anno. Minimi invece gli aumenti in Friuli Venezia Giulia, con il 7,29%, e in Basilicata, con l'8,09%. di Giovanni Ruggiero