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Corinaldo, strage al concerto di Sfera Ebbasta: quella terrificante telefonata nel cuore della notte

Davide Locano
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Svegliata all'1 di notte dal figlio, nel panico della calca che si è scatenata nella discoteca «Lanterna azzurra» di Corinaldo, dove si teneva il concerto di Sfera Ebbasta che è finito in una strage. Barbara Verniani, originaria di Fano, racconta con le lacrime agli occhi il terrore provato nel sentire la voce del figlio terrorizzato: "Mi diceva: 'stanno tutti male, vieni a prendermi. Aveva una voce strana, era nel panico, ci siamo resi conto della gravità della situazione". L'angoscia del viaggio fino a Corinaldo, il sollievo nel sapere che i suoi due figli, entrambi al concerto di Sfera Ebbasta, stavano bene. Ma la rabbia per le vittime e i feriti resta soprattutto di fronte all'ipotesi, al vaglio degli investigatori, che dentro ci fosse più gente di quanto consentito dalle regole di sicurezza: "È sconvolgente. Sembrava una serata normale, in questo locale organizzano sempre feste. Per il mio figlio più piccolo era la prima volta in discoteca", continua la mamma. E il suo pensiero ora va a chi non ha avuto la sua stessa fortuna: "Una delle vittime era di Fano come noi". Leggi anche: Strage a Corinaldo, cosa svela il biglietto del concerto

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